Bambino con cancro: inceneritori in tribunale!
Anzi gli inceneritori sono due, a poca distanza l'uno dall'altra. Gli impianti di Forlì sono da tempo nel mirino degli ambientalisti. Non a caso è proprio da quella città che è partita la crociata dei medici per l'ambiente.
Certo la decina dei cittadini che abitano vicino agli ampianti non speravano che la vicenda assumesse quel clamore sui giornali. Ma le associazioni che lottano contro il raddoppio delle linee di produzione ( WWf Forlì e Clan-Destino) hanno colto la palla al balzo ed ecco ora indagati i responsabili degli impianti di Hera, Claudio Draghi ed Enzo Mengozzi. La vicenda è ora al confronto con i periti per l'incidente probatorio. I cittadini sono difesi da due medici oncologici.
L'azienda è tranquilla, dicono alla Hera. I parametri sono rispettati. Sorge sempre il sospetto che sia la legge sbagliata che ha fissato questi parametri.
Perche se si riuscirà a dimostrare il nesso causale di questi impianti, dovremo ridiscutere tutto. Per fortuna il bambino sta meglio. Ma il principio di precauzione, che per gli industriali italiani, appare una bestemmia. dovrebbe essere applicato proprio a partire dall'infanzia, la più esposta ai danni ambientali.
Questi strumenti usati per distruggere scorie e rifiuti sono costati all'Italia la condanna dell'Europa, per averli messi in piedi senza valutazione di impatto ambientale. Nella faciloneria tutta italiota, prima si costruisce e poi si vede.
Domenica e lunedi si vota. Ma quei partiti che hanno messo nel programma di governo l'incenerimento come strategia, anziché polemizzare sulle schede elettorali se siano sbagliate o meno, dovrebbero riflettere, se non abbiano invece sbagliato, immaginando un futuro pieno di camini.
E se pensano ai loro nipoti.
- respinte le istanze dei difensori che volevano riconoscere come parte offesa solo i genitori del bambino
- accolti tutti i ricorrenti e le associazioni ambientaliste in quanto portatrici di valori "super-individuali"
- confermati tutti i periti dell'accusa
- avanzata dallo stesso GIP la richiesta di accedere a tutti i dati epidemiologici e statistici
- affermata la priorità delle verifiche ambientali prima di procedere agli accertamenti sanitari"
Articoli correlati
- E' importante adesso formare una nuova consapevolezza
L'amianto colpisce anche il fegato
Un gruppo di ricercatori indipendente ha rilevato la presenza di fibre di amianto nel fegato e nelle vie biliari di pazienti dando un’ulteriore validazione a questa ipotesi. L’amianto sarebbe associato ai colangiocarcinomi, aumentando pertanto il rischio di tumore al fegato, oltre che ai polmoni.17 luglio 2021 - Alessandro Marescotti - Le emissioni dello stabilimento ILVA-ArcelorMittal e la valutazione del danno sanitario
Il governo apre al riesame dell'AIA
Sono diventati più buoni e sensibili o sono emersi nuovi dati drammatici sulla salute a Taranto?31 maggio 2019 - Redazione PeaceLink - Ecco di dati scomodi che sono stati presentati pubblicamente a maggio
A Taranto 600 bambini nati malformati
Ben 600 bambini nati malformati a Taranto. Un dato non presentato pubblicamente ai giornalisti prima delle elezioni europee. Il dato era stato confinato in un angolino della Valutazione Danno Sanitario ILVA, che quasi nessuno ha letto. E così l'informazione non è diventata una notizia.30 maggio 2019 - Alessandro Marescotti - A proposito di notiziabilità dell'informazione
A Taranto 600 bambini sono nati malformati: ma l'informazione non diventa notizia
Sul Rapporto di Valutazione del Danno Sanitario dell'ILVA di Taranto c'era questo dato, assieme a uno stralcio dei dati dello Studio Sentieri. Il governo ha voluto evitare di dare in pasto ai giornalisti questa ricerca, rinviandone al 4 luglio la presentazione pubblica.31 maggio 2019 - Alessandro Marescotti
Sociale.network