Fotovoltaico, a Brindisi nascerà una megacentrale
Sono previsti due anni pieni di lavori già avviati per questa centrale di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili mediante campi fotovoltaici di 11 megawatt. Uno degli aspetti più interessanti è che sta sorgendo nell’area dell’ex petrolchimico di Brindisi, in particolare nel sito occupato dalla fabbrica «Evc». Una zona ad alto rischio ambientale, su una superficie di 84.343 metri quadrati: produrrà una energia annuale di 15,12 gigawatt orari. Partner scientifico e tecnologico le Università.
L’area è attualmente sottoposta a sequestro probatorio da parte della procura della Repubblica di Brindisi per questioni ambientali. Il capitale da investire è di 85 milioni di euro, totalmente fondi privati con la possibilità di ottenere fino a un 20 per cento di incentivi con investimento con leggi regionali e nazionali, mentre il resto è un project financing. La centrale prevede un’occupazione iniziale di 16 persone e, a regime, di 50 unità. L’impianto sarà senza emissioni atmosferiche ed acustiche ed avrà una bassa e facile manutenzione.
Iniziative collaterali saranno una scuola di formazione sulle energie rinnovabili rivolta alle pubbliche amministrazioni, un polo di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo dello sfruttamento dell’energia solare, in collaborazione con l’università di Lecce e col Politecnico di Bari, un centro di formazione per progettisti, installatori e manutentori di impianti solari, convenzioni con università ed enti di ricerca per potenziare le capacità tecnologiche della Regione Puglia.
Secondo l’amministratore delegato del gruppo Italgest, Paride De Masi, sarà una centrale unica al mondo sia per tecnologia avanzata sia per capacità produttiva. «La Puglia — afferma — si candida a regione locomotiva dello sviluppo sostenibile. Può rappresentare un esempio importante per il resto del Paese. Ce la dobbiamo fare, senza però personalismi né sterili battaglie di campanile». Una scelta che è valsa all’imprenditore la nomina a presidente nazionale per l’energia da fonti rinnovabili di Confindustria nazionale.
Ma la Puglia continua a macinare record sul fronte delle energie rinnovabili. È entrato in attività proprio in questi giorni, nel territorio di San Marco in Lamis, in contrada "Faranone", sul Gargano, il più grande impianto fotovoltaico realizzato fino ad ora in Italia da un’azienda privata, la società milanese Alerion. L’impianto eroga una potenza di quasi 2 megawatt. In futuro sarà probabilmente ampliato per un altro megawatt e produrrà energia pulita che sarà immessa sulla rete elettrica nazionale.
Il sistema fotovoltaico, nel suo insieme, capta e trasforma l’energia solare disponibile e la rende utilizzabile per l’utenza sotto forma di energia elettrica. Con la potenza erogata si potrà produrre energia elettrica per 2 milioni e 800.000 kilowatt ora. Il 2 per cento andrà al comune di San Marco in Lamis di diritto sul fatturato annuo dell’azienda (avranno la luce 900 famiglie), il restante 98 per cento resterà all’azienda stessa che provvederà a venderlo. Aleiron ultimerà, tra breve, altri due impianti fotovoltaici più piccoli, uno a Brindisi e l’altro a Racale, in provincia di Lecce
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