Acerra vista da fuori
Dura ritornare dopo due anni [1], la sensazione iniziale è che quasi nulla sia cambiato.
"Scusi mi sa indicare la strada per l'inceneritore?" - "Torni indietro, poi di là sempre diritto, superi il passaggio a livello...". Ripartiamo di corsa, sono già le 17, ma finiamo davanti al cimitero del paese: brutta sensazione, del resto siamo in tema.
Il cielo è terribilmente scuro, cadono gocce di pioggia, il tempo non promette bene per i parrucchini.
Torniamo indietro, ancora altra strada, poi chiediamo nuovamente aiuto ad alcuni in un'auto: "vi portiamo noi, seguiteci". Ci accompagnano con cortesia fin dove possono: "proseguite lungo la strada, la prima a destra basta svoltare e siete arrivato". Forse era la seconda, perché finiamo presso l'ingresso di una fabbrica. C'è un elicottero che svolazza rumorosamente fra le nuvole.
Chiediamo ancora all'unica persona presente nel parcheggio "Scusi l'inceneritore?"
Risponde sorridendo con una smorfia "E io non glielo voglio dire". Poi prosegue "giornalista?" Troppi 10 secondi per parlare del volontariato dell'informazione di peacelink. Preferiamo direttamente l'altro motivo per cui siamo lì: "Guardi, è per dar sostegno ai comitati locali, sa, le Donne del 29 agosto..."
"Ah io da quel 29 agosto non manifesto più, non serve più a nulla. Comunque torni indietro e poi la prima..." - "Grazie mille!" - "E poi ora con la militarizzazione" - e noi di rimando, ripartendo: "Appunto per quello!", ormai troppo lontani per afferrare la immaginabile risposta.
Manifestanti con cartelli al collo sono raccolti all'inizio della strada che porta dritta all'ingresso dell'inceneritore. Un corposo presidio di polizia blocca il passaggio. Parcheggiamo sullo spiazzale di destra e corriamo a vedere.
Ci salutano le mitiche Donne del 29 agosto. Si riconoscono tra gli altri Tommaso Esposito, del Comitato contro il megainceneritore; il Sindaco Espedito Marletta, di cui dopo diranno "ha deciso di stare qui con noi piuttosto che con coloro che protestano davanti al cantiere"; Padre Alex Zanotelli; l'irriducibile Pina di Attac Giugliano Fronte Popolare; parecchi altri, ma certamente molti meno di quelli che ci saremmo aspettati.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare in massa al funerale di oggi pomeriggio.
Il picchetto funebre sarà assicurato dalla Forze Armate, dalla Polizia e dai Carabinieri.
Si dispensa dai fiori e si chiede la presenza. Acerra, 1 luglio 2008."
Fulmini piovono dal cielo con una tale violenza da terrorizzare qualcuno: sembra di essere protagonisti di un film dell'orrore.
Il Sindaco, dopo essere stato per un po' con i manifestanti, chiede alla polizia di poter passare per avviarsi alla conferenza stampa, ma viene bloccato. Ridono: "come, tutti quelli delle zone circostanti sono entrati e lei no, sindaco?". Lui chiama qualcuno col cellulare e sorridendo segnala il problema.
Nel frattempo una scena surreale: un contadino zappa la terra, sollevando polvere grigia. Sono incredulo: lì c'è diossina da vendere, lì poco distante c'è stato lo sterminio dell'allevamento dei Cannavacciuolo e lui coltiva con orgoglio. Si avvicina alla strada, un fotografo gli chiede di mettersi in posa, lui acconsente. "Non so per quanti anni abbiamo mangiato quella roba" ci sussurrano.
Pare che intanto la conferenza stampa sia cominciata. Il presidente sarebbe arrivato passando per l'altro capo della strada che porta all'inceneritore, perché da lì il collegamento con l'autostrada sarebbe più semplice. Qualcuno suggerisce allora di spostarsi per attenderne il passaggio al termine della conferenza. Si muovono le auto.
Qualche poliziotto allontana in malo modo i manifestanti, compreso Padre Alex: non si sa mai, potrebbero ostacolare il percorso del presidente all'uscita. Attendiamo invano. Gli striscioni stesi parlano da soli, compreso uno di quelli che ha accompagnato la marcia dei 1000 "Un altro piano rifiuti è possibile. SI a differenziata, riuso, riciclo, TMB, bonifica. STOP a megadiscariche, inceneritori, rifiuti tossici".
Lo striscione di ATTAC raffigura Taverna del Re[3], altro simbolo del disastro campano: "signori, ecco il carburante che vi serve" ironizza chi lo regge.
Arrivano voci secondo cui, in conferenza stampa, avrebbero elogiato la Fibe, l'intermediaria finanziaria processata per frode in pubbliche forniture e truffa aggravata ai danni dello stato.
Il presidente del consiglio, terminata la conferenza, non ha neppure il coraggio di uscire con l'auto dal lato dove pochi irriducibili manifestanti sono rimasti lì a testimoniare l'dea di un ciclo rifiuti ambientalmente sostenibile, che eviti il colpo di grazia agli acerrani.
Probabilmente un sonoro pernacchio avrebbe potuto incrinare il suo smisurato ego.
L'uomo ombra non compare: è scappato via.
http://campania.peacelink.net/rifiuti/articles/art_57.html
[2] A tutta birra
http://www.allarmerifiutitossici.org/articles/art_383.html
[3] Ecco la mia masseria tra le ecoballe
http://campania.peacelink.net/rifiuti/articles/art_187.html
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