Fuga da centrale nucleare cento operai contaminati
Parigi. Ancora una fuga radioattiva in Francia, la terza in due settimane, stavolta con sirene che suonano, evacuazione e 97 contaminati che, nella centrale nucleare di Tricastin, si sono visti fuoriuscire dal tubo numero 4 polvere arricchita di cobalto 58 (un «metallo bianco» che entra nella composizione di leghe speciali, pneumatici e coloranti ma che, attivato a livello radio, è presente nei reattori e, da solo, possiede il 39% di tutta l’attività irradiante). Come negli altri casi, le autorità francesi minimizzano. Stavolta, anzi, le autorità della sicurezza nucleare - sentiti i responsabili di Edf, che gestiscono il sito che si trova a 200 chilometri dal confine italiano - hanno classificato l’incidente a livello ”zero” della scala che va fino a sette.
Mentre due settimane fa, la fuga di uranio dalla tubatura di Tricastin e il successivo incidente di giovedì scorso nella centrale di Romans-sur-Isere, non lontano, erano stati entrambi classificati di livello 1. Contrariamente alla procedura, però, l’autorità di sicurezza nucleare pubblicherà oggi un «parere» sull’incidente, e ciò è insolito rispetto alla norma: l’Authority diffonde i «pareri» soltanto a partire da incidenti di livello 1. Gli operai sono «lievemente» contaminati, secondo Edf, e per Alain Peckre, direttore della centrale, si è trattato di «un episodio senza gravità».
Tutto è cominciato alle 9.30 di ieri mattina, quando un gruppo di dipendenti che partecipava alla manutenzione del reattore 4 ha aperto un tubo all’interno dell’impianto ed è «uscita polvere radioattiva», secondo quanto riferito dallo stesso Peckre. Immediatamente, sono scattati gli allarmi e la conseguente evacuazione del sito, poi i dipendenti coinvolti, un centinaio, sono stati accompagnati in infermeria dopo che è scattata - per 97 di loro - la campanella che segnala la contaminazione. I 91 che si sono rivelati positivi agli esami, lo sarebbero stati a causa di «radioelementi 40 volte inferiori al limite annuale previsto», stando alla responsabile della comunicazione della centrale, Stephanie Biabaut. È anche scattata subito un’inchiesta interna per stabilire le cause di questo nuovo incidente, che contribuisce ad aumentare i timori dell’opinione pubblica.
Secondo fonti dell’Authority di sicurezza nucleare, a far propendere per la procedura eccezionale, il «parere» che sarà emanato oggi, è stato anche il contesto generale, proprio in riferimento alla ripetizione degli incidenti. È, infatti, da non sottovalutare che si tratta del secondo episodio in pochi giorni a Edf-Tricastin, dove lavorano 1.200 persone e 550 distaccati in un’area di 600 ettari a cavallo fra la Vaucluse e la Drome: la maggiore concentrazione di imprese dell’industria nucleare francese. Dopo l’incidente della notte fra il 7 e 8 luglio, sul sito, il ministro dell’Ecologia, Jean-Louis Borloo, aveva annunciato di voler procedere a una verifica di tutte le nappe freatiche nei pressi delle centrali nucleari francesi. Ora un nuovo grattacapo.
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