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Lettera di Anna Carrieri

"Noi, colpiti dall'inquinamento e dimenticati su una sedia a rotelle"

Ricevo questa lettera da una cittadina di Taranto che ha sempre abitato nel quartiere Tamburi di Taranto, che l'Arpa Puglia ha definito, dati alla mano, il quartiere più inquinato d'Europa. Il 16 maggio 2004 nel giro di 5 minuti ha perso inspiegabilmente l'uso delle gambe. Nessuno ha saputo spiegare perché.
16 ottobre 2008

Al Ministero dell’Ambiente
Al Presidente Vendola
Al Prof. Marescotti
Alla Rai

Oggetto: Diossina a Taranto

Inquinamento: Perchè?
Il mio caso è già conosciuto in tutta Italia grazie al Ministero dell’Ambiente che inserì sul suo sito i dubbi che avevo circa la mia paralisi improvvisa collegata al tasso di inquinamento del rione Tamburi, dubbi sopravvenuti dopo ricerche fatte da me e confermate anche da medici, ma non dimostrabili scientificamente. Apprendo dai TG nazionali e locali che numerosi capi di bestiame verranno abbattuti nella zona circostante l’Ilva perché contaminati dalla diossina. A questo punto invidio questi poveri animali, perché a loro è stata riconosciuta la pericolosità della diossina, in più i loro allevatori riceveranno un risarcimento danni, infatti la Regione ha stanziato 160.000 euro per tale risarcimento.

A noi non è riconosciuto niente, dobbiamo vivere tutta la vita - con problemi fisici, morali e psicologici - le conseguenze dell’inquinamento. Non possiamo dimostrare nulla perché non si sa niente di centri specializzati per evidenziare la presenza dei metalli pesanti nell’organismo.

Da Roma mi è stato dato il numero dell’Ospedale di Campi Salentini dove esercita il dottor Minelli, ma la Regione non ritenendo questo centro utile alla comunità ha pensato bene di dare la disponibilità di soli quattro posti letto. Infatti ho avuto la prenotazione per MAGGIO 2009, quando invece si spendono milioni di euro per centri di riabilitazione gestiti da politici e poteri religiosi, dove la riabilitazione viene fatta mezz’ora la mattina e (se va bene) mezz’ora il pomeriggio: io ci sono stata e lo posso dire.

Non possiamo fare causa a Riva perché i suoi avvocati sono molto potenti. Dobbiamo vivere la nostra malattia, tipo tumore, leucemia, infezioni alla pelle, malattie respiratorie e nel mio caso, come tanti altri casi a Taranto, la nostra paralisi, senza avere niente, anzi non dobbiamo neppure chiedere tanto, altrimenti alle USL ci rispondono: ”Ma adesso ne volete troppo”.

Se chiediamo che vengano stanziati soldi per le barriere architettoniche in casa, dal Comune e dalla Regione ci rispondono non ci sono finanziamenti. Se chiediamo un nuovo cuscino antidecubito o una carrozzina non è possibile averne, devono passare 3 anni, ti puoi tenere il cuscino bucato e la carrozzina rotta tanto chi se ne frega se rischi una piaga da decubito, chi se ne frega se non puoi entrare nelle stanze, se non puoi andare in bagno, se non puoi salire le scale. Hai i soldi? Fatteli a tue spese. Non ne hai? ARRANGIATI! Figurati se stanno a pensare a noi. L’importante è parlare di stanziare soldi per progetti inutili, far alzare gli stipendi dei dirigenti e manager e poi si permettono anche di fare conferenze sui temi della disabilità, dove si ascoltano tante belle parole, soprattutto in campagna elettorale.

Fatele fare a noi le conferenze, a noi che viviamo ogni giorno i problemi. Parliamo di diossina. Perché non parliamo anche della Raffineria Agip, della Cementir da cui occorre vedere se viene fuori il tallio che un tempo era usato come veleno e che colpisce il sistema nervoso periferico?

Diciamole queste cose. Diciamole a quei politici che intascarono soldi per far aprire l’Italsider a Taranto, e che hanno continuato a intascarli negli anni successivi per stare zitti e non far sapere alla gente la pericolosità dell’inquinamento atmosferico, tanto mica loro vivono al rione Tamburi, mica sono scemi!

Scusate se mi sono dilungata un po’ troppo. Ma sono molto, molto arrabbiata.

Anna Carrieri
Cell.3294455683

PS. Cliccando su internet. Carrieri Anna paralizzata per… … ci sono tutti i miei dubbi sulla mia paralisi. Grazie

Note: Sulla pericolosità del tallio e sul possibile legame con la produzione dei cementifici si legga si legga http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/26148.html

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