Oltre alla diossina, anche Piombo-210 e Polonio-210
Ecco come da un'acciaieria può fuoriuscire radioattività
Stiamo parlando dell'impianto di agglomerazione, vera "bestia nera" dell'area a caldo. Assieme alla cokeria, l'impianto di agglomerazione si caratterizza per il suo potenziale impatto cancerogeno.
30 ottobre 2008
Associazione PeaceLink
Il Polonio-210 dimezza la sua radioattività in 138 giorni, il Piombo 210 in 22 anni
Questo isotopo del polonio è un emettitore alfa, con una emivita di 138,39 giorni. Un milligrammo di tale metalloide emette lo stesso numero di particelle alfa di 5 grammi di radio.
Il polonio è un elemento tossico, altamente radioattivo e pericoloso da manipolare, persino in quantitativi dell'ordine del milligrammo o meno. Le particelle alfa che emette viaggiano per pochi centimetri nell'aria e sono facilmente schermabili, ma in caso di penetrazione nell'organismo (ad esempio per inalazione o ingestione) possono danneggiarne i tessuti.
Il 23 novembre 2006 Litvinenko (ex agente del KGB) è morto a causa di un avvelenamento da radiazione da polonio-210, un isotopo radioattivo del polonio, in circostanze ancora da chiarire. Tracce di polonio sono state individuate in diversi locali nei quali Litvinenko si trovava prima del ricovero.
Il Piombo 210 dimezza la propria radioattività in 22,3 anni.
Il polonio è un elemento tossico, altamente radioattivo e pericoloso da manipolare, persino in quantitativi dell'ordine del milligrammo o meno. Le particelle alfa che emette viaggiano per pochi centimetri nell'aria e sono facilmente schermabili, ma in caso di penetrazione nell'organismo (ad esempio per inalazione o ingestione) possono danneggiarne i tessuti.
Il 23 novembre 2006 Litvinenko (ex agente del KGB) è morto a causa di un avvelenamento da radiazione da polonio-210, un isotopo radioattivo del polonio, in circostanze ancora da chiarire. Tracce di polonio sono state individuate in diversi locali nei quali Litvinenko si trovava prima del ricovero.
Il Piombo 210 dimezza la propria radioattività in 22,3 anni.
Fonte: Wikipedia
Da scrupolose ricerche scientifiche condotte nel Regno Unito, emerge che dai “camini della diossina” può fuoriuscire anche radioattività. Ne sarebbe responsabile il processo di sinterizzazione in un impianto di agglomerazione. Il minerale di ferro trattato nell’impianto di agglomerazione contiene infatti tracce di uranio.

Data l’enorme quantità di minerale di ferro trattata, l’uranio complessivo che entra in un impianto di agglomerazione acquisisce una significativa consistenza complessiva, tale da rilasciare isotopi radioattivi derivanti dal processo di sinterizzazione.
Alleghiamo a questa pagina web la documentazione scientifica a supporto di quanto sopra affermato.
Questo è il contributo che vogliamo offrire al dibattito e alla ricerca.
Non vogliamo procurare allarmi ingiustificati ma - esercitando i diritti costituzionali alla libertà di espressione del pensiero e alla libertà di ricerca scientifica e culturale - vogliamo elaborare criticamente (e aperti al confronto) delle ipotesi su cui indagare, invocando il Principio di Precauzione nell'interesse superiore della tutela della salute.
Associazione PeaceLink
Note: "E' opportuno chiarire cos'è l'agglomerato. Il minerale di ferro è di pezzatura diversa e per un regolare processo dell'altoforno è opportuno che la pezzatura di quanto va immesso nell'altoforno (minerale, fondenti e coke) sia tale da favorire il flusso dei gas (aria, ossido di carbonio, etc.) per per produrre ghisa. I minerali fini costituiscono quindi un problema, è necessario agglomerarli (sinterizzarli) per avere pezzature opportune. Questo processo di agglomerazione viene fatto con le componenti più fini del coke prodotto dalla cokeria in presenza di aria, ad alta temperatura (800-1000°C), ed è proprio per la presenza di aria e di cloruri che si trovano nel minerale e nelle impurezze del calcare addizionato ed inoltre nell'acqua, che viene aggiunta per omogeneizzare il tutto, che si formano diossine clorurate e policlorobifenili".
Fonte: http://www.legambientetrieste.it/Ferriera.htm
Questo documento proviene proprio dall'altro luogo siderurgico dove si fa l'agglomerato: Trieste. Dove hanno imposto il limite di 0.4 ng TE/M3.
Per la SINTERIZZAZIONE in generale vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Sinterizzazione
Fonte: http://www.legambientetrieste.it/Ferriera.htm
Questo documento proviene proprio dall'altro luogo siderurgico dove si fa l'agglomerato: Trieste. Dove hanno imposto il limite di 0.4 ng TE/M3.
Per la SINTERIZZAZIONE in generale vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Sinterizzazione
Allegati
The steel production industry
NRPB (National Radiological Protection Board)699 Kb - Formato pdfRadiological impact on the UK Popolation2nd International Conference on Society & Materials, SAM2, Nantes, 24-25 April 2008
Dr Fionn MacKillop, Senior Research Associate University of Durham, Geography Department173 Kb - Formato pdfSteel, Materials Flows, and Globalisation: By-product Optimisation and Waste Management in the UK Steel IndustryRadiation Protection
European Commission1032 Kb - Formato pdfEffluent and dose control from European Union NORM industries: Assessment of current situation and proposal for a harmonised Community approachIndustrial Activities Which Have Used Materials Containing Radioactivity
Department for Environment Food and Rural Affairs (UK)467 Kb - Formato pdfThe purpose of this publication is to provide regulators, developers, consultants and other interested parties with advice on the likely occurrence of radioactive contamination resulting from certain industrial activities.Report on Recent Status of NORM/TENORM in Australia
263 Kb - Formato pdfTENORM (Technologically Enhanced Naturally Occurring Radioactive Material). This report outlines Australia’s inventory of technologically enhanced naturally occurring radioactive material, current regulations, and further identifies a number of issues to be solved in the future.
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