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Materiale ferroso con valori anomali (Cesio) alla Beltrame

Radioattività in acciaieria a Vicenza, scatta l'allarme

Vertice in prefettura, 160 operai in cassa integrazione a causa del materiale ferroso risultato contaminato da radiazioni di Cesio 137.

18 gennaio 2004

Ieri mattina poco dopo le 8 l'azienda ha rilevato valori anomali di radioattività sulle polveri depositatesi sui filtri dopo la fusione, fatta il giorno precedente, di un carico di materiale ferroso, di cui non è ancora stata accertata la provenienza. Immediatamente è scattata l'emergenza e sul posto sono arrivati tecnici dell'Arpav, vigili del fuoco, Ulss e prefettura. Sono state eseguite rilevazioni all'esterno e all'interno dell'azienda, con esito negativo per le prime. Dentro invece sono stati trovati contaminati dai gas del cesio, che probabilmente si trovava dentro un guscio di piombo che ne ha impedito la rilevazione, 250 tonnellate di polveri, residuo della lavorazione. Così gli operai che sono entrati in qualche modo in contatto con questo materiale, in tutto 7,8 persone, questa mattina dovranno sottoporsi ad accertamenti medici specifici, mentre gli altri dipendenti che si trovavano nel reparto dell'acciaieria possono stare tranquilli. Ieri sera, poco dopo le 20 il prefetto ha convocato un vertice urgente per fare il punto della situazione. E, dalle relazioni presentati dai rappresentanti dei vari organismi che ieri hanno seguito l'accaduto, è emerso che durante la lavorazione di lunedì potrebbero essere stati dispersi in atmosfera non più di 5,10 chili di gas spriogionatisi dalla fusione del cesio nell'altoforno. Una quantità che non viene ritenuta alta. Alta invece sarebbe la radioattività misurata: 25 chilobequerel per chilogrammo di polveri. La cassa integrazione è comunque scattata per i 160 operai dell'acciaieria che non potranno tornare al lavoro finchè le 250 tonnellate di polveri contaminate non verrano in qualche modo smaltite.

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