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Tumori e "procurato allarme" in Basilicata

Cosa significa "pur se in un numero crescente, sono nella norma". Per me è una contraddizione in termini e in ogni caso non giustifica la titolazione; E poi chi lo certifica che sono "nella norma"?
19 marzo 2009
Luisa Maradei

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Vi scrivo per segnalare alla Vostra attenzione un episodio - avvenuto nel mio comune di residenza - che ho “accolto” con un misto di stupore ed incredulità. Cercherò di essere il più concisa e chiara possibile.

"La Nuova del Sud" – di Giovedì 12 Marzo 2009 | Pag. 27 - titola così nella pagina dedicata al Lagonegrese-Val d'Agri: "Tumori, a Latronico nella norma"; il catenaccio prosegue: "Un consigliere comunale denunciato dai carabinieri per procurato allarme". L'esponente dell'opposizione avrebbe paventato un futuro catastrofismo su alcuni manifesti affissi in piazza.


Latronico (Pz), come dicevo prima, è il mio comune di residenza, non ci vivo più da anni ma l'aumento di neoplasie è un fatto noto, non passa giorno che qualcuno si ammali e i medici di base confessano che l'insorgenza di nuovi casi ha una cadenza quindicinale al punto da aver spinto l'Asl ad avviare un'indagine epidemiologica (non ancora conclusa).

Ebbene - pur non avendo letto il contenuto del volantino "allarmante" e non conoscendo personalmente l'autore del testo - il consigliere Vincenzo Forastiere - resto basita nell'apprendere che i Carabinieri della Compagnia di Lagonegro lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Lagonegro per aver distribuito e affisso manifesti "riportando, falsamente, che la popolazione di Latronico era tra quelle maggiormente colpite da malattie tumorali".

Prima ancora di entrare nel merito del fatto (e quindi del presunto reato!) non posso non sottolineare l'incompletezza di un pezzo giornalistico che non dà diritto di replica al Consigliere e non riporta il testo integrale del volantino, in modo che il lettore possa formarsi una sua opinione. Ma il passaggio del pezzo che più mi ha lasciato senza parole è il seguente. Cito testualmente: "I Carabinieri, dal canto loro, dopo gli accertamenti del caso, avrebbero appurato che a Latronico le malattie neoplasiche, pur se in numero crescente, sono nella norma e non c'è nessun pericolo parossistico". Avete capito bene? Io, sinceramente, no. E per più motivi che provo ad elencare:

Cosa significa "pur se in un numero crescente, sono nella norma". Per me è una contraddizione in termini e in ogni caso non giustifica la titolazione; E poi chi lo certifica che sono "nella norma"? Forse gli "accertamenti del caso" svolti dai Carabinieri? Bah! Ma se l'Asl non ha completato l'indagine epidemiologica, su quali basi scientifiche hanno operato le Forze dell'Ordine? Hanno analizzato tutte le cartelle cliniche dei casi conclamati e di quelli sospetti, li hanno classificati e, soprattutto, confrontati con una precedente indagine epidemiologica precedente, che non esiste?

Oltre a dare la mia piena solidarietà umana a questo consigliere, mi "allarmo" (questa volta veramente) per la scomparsa graduale e spesso impalpabile della democrazia nel nostro paese e nella nostra cara Basilicata, anche grazie ad un'informazione colpevolmente incompleta. Se un consigliere comunale non può più sollevare un malessere che c'è nella popolazione e farsi portavoce di una preoccupazione e di un allarme che è molto sentito, allora tanto vale metterci il bavaglio. Almeno così la censura è palese e finisce questa ipocrisia della finta libertà.

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