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Presentata in Edisu la nuova fase del progetto "RifiutiZeroinAteneo"

Dal 1 aprile mense verdi a Lecce. E non è uno scherzo

Iniziativa di grande impatto di Culturambiente onlus: 800mila posate e stoviglie di plastica in meno nelle discariche e completa gestione del ciclo dei rifiuti per l'Università del Salento
21 marzo 2009

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Rivoluzione verde all’Università del Salento. Il prossimo 1 aprile, infatti, le mense dell’Ente per il diritto allo studio di Lecce sostituiranno le posate e le stoviglie in plastica utilizzate finora con quelle in acciaio ed in ceramica.
Il servizio comprenderà anche la distribuzione di bevande alla spina, l’attuazione della differenziata interna ed esterna agli edifici e la chiusura dell’intero ciclo attraverso lo smaltimento dei rifiuti organici tramite l’uso dei 20 composter già messi a disposizione dal Comune di Lecce a dicembre. Presso la struttura universitaria Ecotekne, inoltre, la produzione di compost di qualità sarà facilitata anche dal supporto di un tritarifiuti.
Per comprendere in concreto cosa significa il modo di gestire una mensa universitaria basti pensare che a Lecce ogni anno si servono 160mila pasti, per un totale di circa 800mila posate e stoviglie che finiscono nei cassonetti dei materiali di scarto non recuperabili. Ad aprile questa musica cambierà perché a giugno del 2008 il direttore dell’Edisu Luciano Tarricone ha accolto con entusiasmo le proposte dell’associazione Culturambiente, promotrice del progetto “RifiutiZeroinAteneo”, acconsentendo ad aggiungere dei parametri per la sostenibilità ambientale nel nuovo bando per l’assegnazione dei servizi di ristorazione presso le mense universitarie.
La cascina global service, società aggiudicataria dell’appalto, per bocca del suo direttore della Qualità ambientale, dottor Giuseppe Zizzo, ha anche precisato che i detersivi impiegati per la pulizia e la sterilizzazione degli utensili sono dotati della certificazione Eco-label, il marchio europeo di qualità ecologica, grazie al quale potranno anche restituire alla ditta di provenienza i bidoni vuoti impiegati per questa operazione.
Alla conferenza stampa di presentazione del secondo troncone del progetto “RifiutiZeroinAteneo”, dunque, sono più tangibili i segni di un cambiamento voluto e perseguito dal basso, come spiegato dal ricercatore precario dell’Ateneo salentino ed energy manager Antonio Trevisi: dai giovani universitari e associati di Culturambiente, che hanno deciso per una volta di essere protagonisti diretti del proprio futuro.

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