Vogliamo il Grande Fratello sulle emissioni di diossina
IL CONVEGNO. Il Convegno a Taranto sulle diossine è particolarmente importante perché si parlerà della tecnica del "campionamento continuo", ossia di quel "controllo totale" sui fumi che PeaceLink e le altre associazioni ambientaliste hanno richiesto come condizione imprescindibile a cui vincolare la concessione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
SPIARE LA DIOSSINA SENZA SOSTA. Noi riteniamo che l'Ilva e tutti gli impianti che producono diossina debbano essere continuamente sorvegliati da un "Grande Fratello" che non smetta di vigilare un solo minuto, 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno. Questo "Grande Fratello" che riesce a "vedere" gli invisibili "nanogrammi" diossina è il campionamento in continuo. Nel Convegno di Taranto se ne analizzerà il funzionamento.
IL CAMPIONAMENTO IN CONTINUO. Il Convegno tarantino sulle tecniche di monitoraggio delle diossine assume un'importanza europea dal momento in cui il 30 giugno l'Europa deciderà se adottare il "Grande Fratello", ossia il "campionamento in continuo" mediante un'apposita normativa (la EN-1948 parte V). E' intuibile che vi saranno forti resistenze. Chi non vuole essere controllato in modo continuativo opporrà obiezioni di ogni genere.
UN PLAUSO AL COMUNE DI TARANTO. La partita da giocare è così importante che non può essere lasciata nelle mani dei soli tecnici ma deve essere sostenuta da tutta la popolazione. La coscienza vigile della Città deve considerare che la posta in gioco è la nostra salute. Ecco perché invitiamo i cittadini a seguire questo evento. Facciamo un plauso convinto al Comune di Taranto che ha saputo cogliere in questo momento l'occasione per organizzare un evento di tale portata, invitanto esperti di altissimo livello. Proponiamo che gli atti del convegno vengano mandati al Ministero dell'Ambiente perché l'autorizzazione AIA dell'Ilva e di altri impianti produttori di diossina venga vincolata all'adozione del campionamento in continuo.
LA DIOSSINA E LA CEMENTIR. Solleviamo inoltre la questione della Cementir che ha chiesto l'autorizzazione alla Regione a bruciare rifiuti nel cementifici. Se verrà data l'autorizzazione alla Cementir a bruciare rifiuti dovrà essere controllata la diossina. In questo caso i limiti da far scattare per la Cementir non saranno più quelli della legge regionale antidiossina (2,5 nanogrammi a metro cubo dal 1° luglio 2009 e 0,4 nanogrammi dal 1° gennaio 2011) ma quelli ancora più restrittivi previsti a livello nazionale per gli inceneritori (0,1 nanogrammi a metro cubo).
UN TETTO MASSIMO ANNUO PER LA DIOSSINA. Considerando il fenomeno cumulativo occorrerà fissare in sede di Accordo di Programma anche un tetto massimo annuo complessivo in "grammi diossina" per l'intera area industriale tarantina che consideri tutte le fonti di diossina presenti sul territorio e imputabili ad aziende.
SI PUO' VINCERE CON DUE SOLE PERSONE? A Taranto dobbiamo continuare a richiedere un forte controllo e abbondanza di personale per l'Arpa. Oggi il laboratorio diossine di Taranto controlla una moltitudine di campioni solo con due persone, e per una di queste il contratto scade a giorni. E' assurdo che a Taranto la "guerra alla diossina" poggi sulle spalle di due soli tecnici. E questo accade mentre per le spese militari e l'invio dei soldati in Afghanistan non si bada a spese.
PRENDERE ESEMPIO DA BRESCIA E DALLA LOMBARDIA. E' inoltre assurdo che a Taranto si continui ad attendere controlli continuativi mentre a Brescia l'associazione industriali ha già deciso di adottare il "controllo continuo" su tutti i camini da cui esce la diossina. E' assurdo che tutta la Lombardia l'autorizzazione AIA sia concessa con la prescrizione del campionamento in continuo mentre a Taranto si debba lottare con il Ministero dell'Ambiente per fare compromessi sulla legge regionale antidiossina.
LE TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE E LA VOLONTA' POLITICA. Da questa assurda situazione si esce solo con una ferma volontà politica, dato che le soluzioni tecniche per adottare il controllo continuo ci sono. E' possibile, oltre al campionamento in continuo della diossina che sorveglia l'invisibile, anche adottare sistemi che sorveglino quanto di giorno è visibile e di notte diventa quasi invisibile. Ci riferiemo agli scarichi notturni. Si possono puntare telecamere all'infrarosso su tutti i punti critici, in particolare la cokeria, per vedere (anche di notte) cosa sputa fuori la fabbrica mentre la gente dorme.
SOFTWARE DI RICONOSCIMENTO OTTICO DELLE NUVOLE NERE E ROSSE. E' possibile inoltre abbinare alle telecamere un software di riconoscimento ottico automatico delle emissioni convogliate e diffuse che assumono proporzioni allarmanti. Il software di riconoscimento automatico delle immagini può "ricoscere le nuvole moleste" e far scattare l'allarme verso l'Arpa. E' possibile far decollare un elicottero della Guardia di Finanza quanto il sistema di sorveglianza automatico fornisce l'allerta. Sarebbe così possibile fare la ricognizione fotografica e la scansione analitica con tecniche di puntamento e di telerilevamento degli inquinanti in modo da vedere dall'alto nei minimi dettagli le origini e le ragioni delle nuovole a cui la città sembra essere condannata da tempo.
SI PUO' VINCERE. La "guerra all'inquinamento" può essere vinta con le tecnologie, ma senza volontà politica non si adottano e continueremo a perdere.
IL GRANDE FRATELLO ANTI-INQUINAMENTO. Poiché possibile tecnicamente controllare in modo continuativo, vogliano questo monitoraggio totale, vogliamo questo Grande Fratello puntato sulle sorgenti cancerogene che ammorbano la città. E' venuto ilo momenti di reclamare a gran voce il "Grande Fratello", ma non in TV: in fabbrica.
Per la tutela della salute degli operai e dei cittadini. Basta malati di diossina, basta morti per malattie da inquinamento.
SITI DI INFORMAZIONE DEL CONVEGNO DEL 16 GIUGNO SULLE DIOSSINE
www.arpa.puglia.it
www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/29677.html
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