La deforestazione della Savana Tropicale in Brasile tende a diminuire
Il “Cerrado” la Savana Tropicale brasiliana ha perso 6.469 chilometri Km2 di vegetazione tra agosto 2009 e luglio 2010, una superficie più grande dell’intero Distretto Federale.
È una percentuale più bassa del 15% rispetto a quella disboscata nello stesso periodo tra il 2008 e il 2009, che era di 7.637 km2, e minore del 50% della media riscontrata dal 2002 al 2008, che erano 14.200 Km2 ogni anno. Complessivamente, la Savana Tropicale, i campi, le praterie e le foreste, però, hanno già perso il 48,5% della sua vegetazione nativa.
Gli stati che hanno deforestato di più sono Maranhão, Piauí, Tocantins, Mato Grosso e Bahia. L’azione di trasformazione dell’habitat avanza da sud verso nord del territorio brasiliano, dove si concentrano la maggior parte delle foreste tropicali. Già è in atto da tempo una deforestazione diffusa in quasi tutte le regioni, meno che negli stati dove la savana tropicale praticamente si è già estinta come il Mato Grosso do Sul, Goias e San Paolo.
"Mentre da un lato arretra la foresta tropicale, dall’altro continua incontrollato l'avanzamento della frontiera agricola: la produzione illegale di carbone e la costruzione di nuove case." dice il Ministero dell'Ambiente (MMA). Nel Maranhão, l’allevamento del bestiame ha provocato la distruzione delle aree e delle serre, dove si stava coltivando il “babaçù”, una palma, il cui cocco è fonte di reddito per le molte famiglie che lo lavorano.
"Continuando con questa percentuale di riduzione annua" - ha annunciato oggi il governo - " entro il 2020, sarà raggiunto l’obiettivo nazionale di ridurre del 40% la deforestazione, rispetto ai tassi di distruzione del 1995 - 2008".
"Si sta raggiungendo l'obiettivo che però può essere modificato (aumentando l’indice di riduzione). Lo sforzo attuale è anche quello di monitorare annualmente il territorio nello stesso modo in cui si controlla l'Amazzonia " - ha detto Braulio Dias, Segretario della biodiversità e delle foreste del MMA.
Anche senza entrare nel dettaglio sui motivi specifici che determinano questa tendenza alla riduzione della deforestazione del cerrado, il governo informa che, tra gennaio e agosto di quest'anno, sono stati elevati 517 avvisi d’infrazione in 140 comuni, per un totale di 143 milioni di Reales (ca. € 58 milioni) di multe, per illeciti sulla deforestazione.
"L'ispezione è focalizzata maggiormente sui municipi che hanno autorizzato il diboscamento. Bisognerà capire, con la collaborazione di tutti gli stati federali, quanto territorio è stato diboscato legalmente e quanto illegalmente, perché gli stati hanno avuto la facoltà di autorizzare la deforestazione dal 2006 " - dice la ministra Izabella Teixeira.
Un calcolo incompleto - I dati pubblicati dal Ministero dell'Ecologia non includono la totalità delle aree disboscate e bruciate fuori dai parchi nazionali e dalle altre aree protette fino alla fine del 2010. Il dato complessivo sarà noto solo quando sarà comunicata la percentuale della deforestazione del cerrado, la savana tropicale, che include il periodo tra agosto 2010 e luglio 2011.
" Le perdite causate da incendi non sono state completamente registrate. Tutto il territorio che è incendiato e non recuperato dovrebbe essere conteggiato nel prossimo periodo ", ha detto Mauro Pires, Direttore del Dipartimento delle Politiche per la lotta alla deforestazione del Ministero.
"Lo scorso anno è stato caratterizzato da una pesante stagione di incendi, che hanno divorato 1,7 milioni di ettari solamente nelle aree federali protette. Fino a settembre di quest’anno, nelle stesse aree si sono persi altri 323 mila ettari e anche quest'anno hanno continuato a bruciare diverse aree protette, soprattutto in Amazzonia e nel Cerrado, la Savana tropicale. Molti incendi sono dolosi" - ha detto il governo, e alla lotta contro i piromani partecipa la Forza Aerea.
Nel cerrado, durante il 2010, le fiamme hanno colpito circa 6 mila Km2 nei Parchi Nazionali come l’ Araguaia (TO), l’ Emas (MT), la Serra da Canastra (MG), Chapada dos Veadeiros (GO), Brasília ( DF) e Chapada dos Guimarães (MT).
Le Proteste – A seguito delle manifestazioni contro le modifiche al Codice Forestale in esame al Congresso Federale, su proposta dei latifondisti, un gruppo formato per lo più da studenti vestiti da vigili del fuoco forestali si è diretto verso il Senato, dove si è tenuta una audizione pubblica di quattro comitati per sentire il parere dei giuristi su questo controverso progetto.
"La proposta in esame è un passo indietro assurdo per il paese. Il Congresso sta ignorando la comunità scientifica e la maggioranza della popolazione brasiliana, che non accetta più nessuna deforestazione. Abbiamo già abbastanza aree libere e sottoutilizzate sufficienti per aumentare la produzione agricola senza dover abbattere più nemmeno un albero. Dobbiamo guardare lontano e pensare in termini di acqua e di biodiversità per il futuro " - ha detto Paulo Fiuza, del Movimento Cerrado Vivo.
articolo originale :
http://www.wwf.org.br/informacoes/noticias_meio_ambiente_e_natureza/?29725/Tendencia-de-queda-no-desmate-do-Cerrado
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