Ecologia

Lista Ecologia

Archivio pubblico

Allarme inquinamento nelle zone artiche

Lo scioglimento dei ghiacci artici sta causando il rilascio di tossine nocive nell'ambiente.

Quantità sconosciute di agenti inquinanti organici non smaltiti, intrappolati nei ghiacci artici, stanno costituendo una nuova minaccia per la vita marina e la vita umana via via che la temperatura globale si innalza.
18 ottobre 2011
Damian Carrington, The Guardian
Tradotto da Daniele Buratti per PeaceLink
Fonte: www.guardian.co.uk - 24 luglio 2011

Gli scienziati hanno scoperto che il riscaldamento dell'Artico sta causando il rilascio di una nuova ondata di elementi chimici ora banditi che erano rimasti intrappolati nel ghiaccio. Allarme inquinamento nell'Artico

I ricercatori avvertono che la quantità di veleni immagazzinati nella regione polare è sconosciuta, e la loro dispersione potrebbe 'rendere vani gli sforzi che si stanno compiendo globalmente per ridurre la contaminazione umana e ambientale'.

Tra gli elementi chimici che cominciano a fuoriuscire con l'aumentare della temperatura si annoverano DDT, lindano e cloridano, resi famosi dal libro di Rachel Carson del '62, Silent Spring, e gli elementi chimici industriali PCB e il fungicida esaclorobenzolo (HCB). Tutti gli elementi elencati (inquinanti organici persistenti – POP) sono banditi dalla Convenzione di Copenhagen del 2004.

Questi inquinanti possono provocare tumori e malformazioni fetali, ed hanno tempi lunghissimi di degradazione, il che significa che possono essere trasportati dagli elementi per lunghe distanze e che si possono accumulare nel tempo. Negli ultimi decenni le basse temperature artiche hanno intrappolato i POP volatili nel ghiaccio e nell'acqua.

Ma alcuni scienziati canadesi e norvegesi hanno recentemente scoperto che il riscaldamento globale sta liberando nuovamente i POP. Tra il '93 e il 2009 hanno appurato la presenza nell'aria di questi veleni, presso le stazioni di ricerca di Zeppelin nelle Svaalbard e di Alert nel Canada settentrionale.

Anche dopo aver registrato una progressiva diminuzione delle emissioni globali di POP, i due team di ricerca hanno dimostrato che questi inquinanti tossici sono stati rimessi in circolazione dall'incremento della temperatura e dal ritirarsi del ghiaccio marino, che espone al sole maggiori quantità d'acqua. Ad esempio, si è visto che la concentrazione di PCB e HCB nell'aria è in continuo aumento, a partire dal 2004. La loro ricerca è stata pubblicata dal Journal of Nature Climate Change.

Hayley Hung, ricercatrice del team canadese e dipendente di Environment Canada, divisione qualità, dichiara che il suo lavoro ha dimostrato che i POP sono attualmente in circolazione nella zona artica.”Questo è solo l'inizio,” ha riferito la ricercatrice al Guardian. “Ora dobbiamo capire qual è l'entità degli inquinanti, quanto si potranno diffondere e in quanto tempo”.

La Hung afferma che, ad eccezione del lindano, non si sa molto sull'estensione del fenomeno nelle latitudini polari. “Non abbiamo ancora dati sufficienti”.

Il destino degli inquinanti congelati dipende dalla rapidità del riscaldamento polare – e al momento il tasso di innalzamento della temperatura è molto più veloce di quanto accade a latitudini inferiori – e da come gli inquinanti interagiscono con neve e pioggia. I POP si concentrano nei grassi e dunque si concentrano nella catena alimentare, ma la Hugh ritiene che le stesse catene alimentari presenti nell'Artico possano rimanere alterate dal cambiamento climatico.

Note: Articolo originale:
http://www.guardian.co.uk/world/2011/jul/24/melting-arctic-ice-banned-toxins-pops
Tradotto da Daniele Buratti per PeaceLink. Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte (PeaceLink) e l'autore della traduzione.

Articoli correlati

  • Salviamo il Polo di Specializzazione Microinquinanti dell'ARPA di Taranto!
    Taranto Sociale
    Comunicato stampa di Europa Verde Taranto

    Salviamo il Polo di Specializzazione Microinquinanti dell'ARPA di Taranto!

    Forte presa di Gregorio Mariggiò a difesa della struttura che svolge le analisi per cercare i microinquinanti, tra i quali le diossine, che danneggiano gravemente l'ambiente e la salute a Taranto. Sarà presentato un ordine del giorno al Comune di Taranto tramite il consigliere Antonio Lenti.
    31 luglio 2024
  • Salviamo il Polo di Specializzazione Microinquinanti dell'ARPA di Taranto!
    Taranto Sociale
    Comunicato stampa di Europa Verde Taranto

    Salviamo il Polo di Specializzazione Microinquinanti dell'ARPA di Taranto!

    Forte presa di posizione di Mariggiò a difesa del laboratorio specializzato nella ricerca dei microinquinanti, tra i quali le diossine, che danneggiano gravemente l'ambiente e la salute a Taranto. E' stato presentato un ordine del giorno al Comune di Taranto tramite il consigliere Antonio Lenti.
    31 luglio 2024 - Gregorio Mariggiò
  • Un anno senza Celeste Fortunato
    Taranto Sociale
    Donna simbolo nella lotta contro l'inquinamento a Taranto

    Un anno senza Celeste Fortunato

    Le sue ultime parole furono queste: "Non arrendetevi mai, lottate sempre. Battetevi per ciò che è giusto, anche quando tutto sembra perduto. Amatevi. L’amore è la cosa più importante, irrinunciabile, fondamentale, alla base della mia vita".
    25 luglio 2024 - Alessandro Marescotti
  • Premio alla pediatra Annamaria Moschetti
    Ecologia
    Rose Day 2024 organizzato da Zonta Club Taranto

    Premio alla pediatra Annamaria Moschetti

    Attivista per l'ambiente, riceverà un premio per il suo impegno nella lotta per la salute pubblica a Taranto, in particolare per la tutela dei bambini. La cerimonia si svolgerà il 15 marzo, alle ore 17.30, presso il Palazzo di Città a Taranto. PeaceLink esprime profonda gratitudine.
    14 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)