La Lega Calcio non autorizza lo slogan "RespiriAmo Taranto"
E' davvero una notizia incredibile. La Lega Italiana Calcio Professionisti, dopo avere in un primo momento autorizzato i giocatori del Taranto ad indossare la maglietta con la scritta "RespiriAmo Taranto", oggi ne revoca l'autorizzazione ravvisando in quella scritta "connotati di natura politica".
Ciò è avvenuto dopo che la Lega Calcio ha ricevuto segnalazioni che sollecitavano un riesame dell'autorizzazione. Chi abbia inviato queste segnalazioni è attualmente ignoto. Ma il risultato di tali sollecitazioni è ampiamente noto: a Taranto non si può rivendicare il diritto di respirare. Ed è vista come sospetta una frase che auspica un atto d'amore per la propria città e i propri figli.
Invitiamo il Direttore Generale della Lega Calcio, Francesco Ghirelli, a rileggere l'articolo 19 della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo del 10 dicembre 1948: "Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere".
E gli vogliamo chiedere se questo principio umano ha "connotati di natura politica".
Ciò valga anche per l'articolo 3 della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo: "Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona". Rivendicare a Taranto un'aria più pulita significa rivendicare un diritto umano, quello alla vita. Invitiamo il Direttore Generale della Lega a rendere noto chi è che gli ha inviato la segnalazione che lo ha convinto a vietare ai giocatori di indossare in campo una maglietta con una scritta così bella e significativa.
STOP ENVIRONMENTAL DISASTER IN TARANTO NOW
(Stop al disastro ambientale a Taranto adesso), si veda
http://www.peacelink.it/ecologia/a/30549.html
Articoli correlati
- Piccolo Bignami per chi si fosse perso
Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.25 giugno 2024 - Redazione di PeaceLink - PeaceLink chiede invece di finanziare la sorveglianza sanitaria e la cura dei cittadini più esposti
Rifinanziamento attività gestione stabilimento ILVA e deroga alle norme sulla sicurezza
Dati sconcertanti emergono dall'audizione del presidente di PeaceLink al Senato: dal 1° novembre 2018 al 31 dicembre 2022, la gestione dell'ex Ilva ha accumulato passività globali per ben 4 miliardi e 700 milioni di euro, come confermato da fonti governative (esattamente 4.737.693.528 euro).28 maggio 2024 - Redazione PeaceLink - E' un invito a non arrendersi mai
Palazzina LAF: un film sulla fabbrica, sul potere e sulla speranza
Michele Riondino, regista e attore protagonista, ricostruisce una pagina buia dell'ILVA di Taranto. Palazzina LAF è un "film necessario" ed è una "storia universale" che aiuta a riflettere sul potere e sulle sue vittime ma anche sulla capacità di riscatto dei lavoratori.Alessandro Marescotti
Sociale.network