Peacelink al consiglio comunale di Laterza 06.11.12
Peacelink è stata convocata al Consiglio comunale di Laterza in provincia di Taranto insieme ad altre associazioni, all’Assessore all’Ambiente della provincia di Taranto e ad altri politici. All’ordine del giorno la questione ILVA di Taranto. Il consiglio comunale ha voluto ascoltare le posizioni degli esterni invitati prima di votare una delibera.
Alessandro Marescotti per Peacelink ha proposto in sintesi le principali critiche all’AIA approvata di recente:
a) la procedura ha subito una brusca accelerazione prima che i dati epidemeliogici dello studio S.E.N.T.I.E.R.I.
b) l’AIA non è completa in quanto ha rimandato la disamina della gestione delle acque e dei rifiuti ad un altro procedimento
c) le BAT, best available tecnologies non sono richieste fino in fondo.
1) chiedere un tavolo per definire un nuovo modello economico sostenibile per Taranto
2) attivare attività di certificazione degli alimenti tipici locali e di informazione corretta dei consumatori, con il supporto degli enti preposti alla sicurezza alimentare. Ad esempio, valorizzare la tipicità, l’eccellenza e la sicurezza alimentare della dieta mediterranea e, in modo specifico, dei prodotti locali come il pane di Laterza può dare anche un riscontro economico significativo. A questo scopo può essere utile il riconoscimento del marchio dioxin free inserito in una proposta di legge predisposta per il Senato dei ragazzi, un’iniziativa per il centocinquantesimo anno dall’unità di Italia
3) Stabilire una corsia d’emergenza per la comunità tarantina e programmi mirati di prevenzione e diagnosi precoce, al fine di ridurre i tempi di attesa per esami e cure.
Biagio De Marzo per Altamarea ha ribadito le critiche già espresse nei confronti dell’AIA e ricordato che lo stabilimento è un condannato a morte che viene assoggettato ad una sorta di accanimento terapeutico con vantaggi che vanno solo all’azienda e non certo al territorio. Se si riconosce che questo è vero, diventa facile comprendere che è nell’interesse di tutti cercare soluzioni alternative nella direzione di nuove tecnologie per la siderurgia unitamente ad altri settori economici.
Il consigliere regionale Mazza ha dichiarato che in base ai dati sulla salute l’ILVA dovrebbe essere chiusa senza discussioni per quanto sono gravi i dati stessi. Lavorare sulle alternative è dunque l’unica opzione esistente. E’ urgente e inderogabile lavorare per migliorare le strutture di prevenzione e cura in provincia di Taranto.
L’assessore Mancarelli ha sostenuto che l’AIA ha imposto all’ILVA prescrizioni del tutto sconosciute prima e che è il frutto di numerosi suggerimenti degli enti locali. Inoltre la provincia intende costituire una consulta delle associazioni ambientaliste per la predisposizione dell’AIA relativa ai rifiuti e alle acque.
di aderire ad ogni iniziativa istituzionale per la ricerca di soluzioni che coniughino il diritto alla salute e la tutela dell’ambiente con il diritto al lavoro;
di ritenere inderogabile il rispetto da parte dell’ILVA delle prescrizioni contenute nell’AIA e in particolare le BAT, la riduzione delle emissioni inquinanti e la bonifica dei siti inquinati;
di sensibilizzare gli organi istituzionali preposti per attivare un tavolo per lo sviluppo sostenibile e per la definizione per un marchio di qualità “dioxin free” anche attraverso l’approvazione dell’apposito disegno di legge;
di avanzare formalmente richiesta alla Regione Puglia per una “corsia di emergenza sanitaria”;
di esprimere piena solidarietà ai lavoratori ILVA di Taranto;
di trasmettere copia al Ministero per l’ambiente e per la tutela del territorio e del mare e al Ministero della Salute, alla Regione Puglia, alla Provincia di Taranto e ai comuni del tarantino.
Per PeaceLink Dott.ssa Fulvia Gravame
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