Il latte materno ha effetti quasi prodigiosi
LATTE MATERNO CONTRO I DANNI DELL'INQUINAMENTO
Purtroppo, infatti, il latte materno è soggetto agli stessi rischi ai quali siamo soggetti noi esseri viventi, aggrediti da una mole impressionante di fonti di inquinamento e di sostanze tossiche presenti ovunque; costituisce anzi un indicatore biologico di questa aggressione. Il carico chimico globale si diffonde ovunque, sostanze - a volte farmaci – agiscono in modo invisibile, si accumulano nei tessuti adiposi delle madri, si trasferiscono per nove mesi all’embrione e al feto. Attraverso il sangue placentare, questa aggressione può interferire nella programmazione di tessuti e organi, influenzando lo sviluppo del sistema endocrino e persino del sistema nervoso centrale. Dopo i primi allarmi – se ne parlava già cinquanta anni fa - si riconoscono oggi senza alcun dubbio gli effetti drammatici dell'inquinamento. Si è passati ad esempio da un caso autismo conclamato ogni 1000 – 2000 bambini a un caso su 100, e un bambino su sei presenta problemi di dislessia. Se l’esposizione a sostanze inquinanti è nociva durante tutta l’esistenza, nel periodo prenatale la plasticità del DNA è massima: in quei mesi è fondamentale che tutto avvenga nel modo corretto.
Ma le modifiche epigenetiche sono reversibili nel primo periodo di vita. Quello che fino a qualche anno fa non si sapeva, è che il latte materno è un antidoto straordinario che riesce a riparare persino i danni già prodotti dagli inquinanti, non sostituibile in alcun modo. Bisogna intervenire ad esempio in Sicilia, dove il 70 per cento delle donne, pur abitando in zone altamente industrializzate, non viene spinto a dare latte materno ai figli, nonostante la presenza di direttive e convenzioni europee. Politici, istituzioni, medici e cittadini comuni hanno oggi tutte le informazioni per poter intervenire a difesa della salute dei bambini e per poter esigere tutela. L’interesse dei più piccoli - di cui abbiamo come individui adulti e come comunità in ogni momento la totale responsabilità - dovrebbe far superare ogni ostacolo, ogni pregiudizio e diffidenza, portandoci a lavorare nella stessa direzione.
LA CAMPAGNA LANCIATA NEL 2012 E IL CONVEGNO DI FAENZA
La campagna per la difesa del latte materno fu lanciata lo scorso anno, sostenuta da numerose associazioni e presentata ufficialmente con una conferenza stampa il 19 marzo 2012 alla Camera dei Deputati, i cui atti sono di grande interesse.
Sala stampa della Camera, 19 marzo 2012. L'intervento di Ernesto Burgio (pediatra di Medici per l'ambiente) evidenzia i pericoli di contaminazione del latte materno, ma anche la capacità di riprogrammare il corretto sviluppo di organi e tessuti: http://youtu.be/Qc1fKvGYNXs
Nel Convegno organizzato a Faenza (12 gennaio 2013) - con il patrocinio del Comune e del Garante Nazionale per l'Infanzia - sul tema “Diritto ad un buon inizio col latte materno. Ma se il latte è inquinato? Consigli alle mamme e proposte alle istituzioni”, intervengono: Laura Reali (pediatra ACP – Pump, Associazione Culturale Pediatri) e le portavoci della Campagna: Patrizia Gentilini (oncologa dell’ISDE, Medici per l’Ambiente) e Paola Negri, IBCLC (consulente professionale per l’allattamento) e presidente di IBFAN Italia (International Baby Food Action Network).
Intervengono, quindi, genitori e medici da diverse zone inquinate d’Italia: da Taranto Annamaria Moschetti (pediatra dell’Associazione Culturale Pediatri), da Venafro rappresentanti dell’associazione “Mamme per la salute e l’ambiente”, da Roma i genitori dell’associazione “Minerva p.e.l.t.i.” (associazione di genitori di bambini oncoematologici per la prevenzione e lotta ai tumori infantili), da Parma l’associazione “Futura”e da Milano i “Genitori antismog” (cfr. NOTE).
http://difesalattematerno.wordpress.com/2012/12/18/per-un-buon-inizio/
Il sito della campagna:
http://difesalattematerno.wordpress.com/
Il sito di IBCL:
http://www.allattamentoibclc.it/consulenti-ibclc-in-italia.html
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