Poco bosco per tanto acciaio
Si sa che le acciaierie sono industrie insalubri, dovrebbero essere costruite lontano dai centri abitati e dovrebbero farsi carico di opere di compensazione… o NO?
54892 (CO2 prodotta) / 24,2 (t di CO2 sequestrata da un ettaro) = 2268 ha di bosco."
Peccato che nella pratica il bosco filtro non sia arrivato neppure alle "unità" della cifra indicata, cioè 8, ma si sia fermato molto, molto prima con alberi che di questo nome non hanno nulla. Di questa acciiaieria Arvedi posso raccontare molto, sono tentata di scrivere un libro perché seguendo la storia di questa acciaieria e confrontandola con le storie di altre ho capito quali sono le storture dell'Italia.
Ma torniamo alle compensazioni. L'ultima sembrerebbe del 7 gennaio 2013, data dell'atto pronto a essere firmato dal direttore del settore Lavori Pubblici e Programmazione del Comune di Cremona dove si stanziano euro 6.228,52 (IVA compresa), già finanziati con stanziamenti del bilancio 2005; oggetto: "Lavori per ampliamento dell'area di sosta in via Acquaviva." E, guarda caso, quell'area di sosta è chiamato anche parcheggio Arvedi e molti cittadini pensano che si tratti di proprietà privata, invece no. Quel parcheggio è pubblico, ma essendo davanti all'acciaieria tutti pensano sia di Arvedi; non basta. Costruito con i soldi pubblici il parcheggio ora viene ampliato e dotato di acqua e luce pubblica, pagata con soldi pubblici.
Cittadini, siete contenti?! A Cremona si dice "Sant'Agata fa scorta al Dom": si vede che Arvedi e amministratori pubblici si sono perfettamente adeguati al detto.
L'acciaieria Arvedi.
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