Abruzzo/Quelle stranezze nei Ministeri che avvantaggiano i petrolieri
Primadanoi.it (il primo quotidiano on line d'Abruzzo) 12 aprile 2013
Il Movimento 5 Stelle con il deputato Gianluca Vacca giorni fa aveva chiesto e ottenuto accesso agli atti su alcune procedure che riguardano le concessioni petrolifere in Abruzzo.
«Avevamo promesso che avremmo aperto il Parlamento: stiamo cominciando dai Ministeri», dice Gianluca Vacca oggi. «Il Ministero dello Sviluppo Economico delle società petrolifere”: questo dovrebbe essere il nome del Ministero dell'Ambiente e di quello delle attività produttive».
E così il deputato abruzzese è stato molto fortunato se appena dopo una prima occhiata è riuscito a scorgere una lettera di ringraziamento:mittente la società Medoil che promuove il progetto Ombrina. Destinatario il ministro.
Ora –secondo quanto riportato- il Ministero avrebbe fatto di più: avrebbe «apparentemente rallentato o velocizzato, a seconda degli interessati, alcune procedure… e non osiamo immaginare cosa troveremo con approfondimenti a tappeto su tutte le concessioni di idrocarburi».
I RITARDI CLAMOROSI SULLA PROCEDURA VIA DI OMBRINA
Secondo la ricognizione di Vacca dalla lettura della documentazione risulterebbero ritardi clamorosi da parte del Ministero dell’Ambiente sulla conclusione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di Ombrina Mare.
Le norme in vigore nel 2010 hanno determinato un parere negativo della commissione di Via emanato il 7 ottobre 2010. A questo punto le procedure procedono con la richiesta da parte del Ministero di osservazioni e deduzioni alla Medoilgas Italia spa e poi non resta che emanare il parere ministeriale.
Le osservazioni della Medoilgas arrivano l’8 novembre 2010. Forse in seguito alle argomentazioni fornite il Ministero dell’Ambiente chiese un parere esplicativo al Consiglio di Stato sulla norma allora vigente (12 gennaio 2011).
Tutto ciò ha fatto trascorrere ulteriore tempo rispetto ad un atto Ministeriale che ufficializzava una Valutazione di Impatto Ambientale negativa.
Il parere del Consiglio di Stato è stato espresso il 20 novembre 2011 e sostanzialmente confermava quanto espresso dalla norma: i divieti contenuti nella norma valgono per tutti i permessi di prospezione, di ricerca e le concessioni di coltivazione con procedimenti non ancora conclusi a partire dal 2010.
PARERE MAI ADOTTATO
Da allora il Ministero dell’Ambiente non ha «colpevolmente e inspiegabilmente» mai adottato il parere negativo espresso dalla commissione tecnica di Via. E dal 20 novembre 2011 sono passati molti mesi.
Tra febbraio 2012 e agosto 2012, attraverso una serie di decreti legge e a colpi di fiducia, il Governo Monti ha di fatto emanato norme che hanno salvato le concessioni di idrocarburi.
Secondo il deputato a 5 stelle non sarebbe questa la sola procedura di Via a presentare lati oscuri.
Nel contempo c’è stata una azione “sinergica” del Ministero delle attività produttive con quello dell’Ambiente.
ALT GIOCO: SOSPESO IL TERMINE DI SCADENZA
Con un apposito decreto del Direttore Generale (7 novembre 2011) è stato sospeso il termine di scadenza della concessione di Ombrina (5 maggio 2011) fino a maggio 2012.
Il provvedimento era però sopraggiunto a scadenza avvenuta della concessione.
Altre stranezze della procedura riguarderebbero sia l’atto che stabilisce il decorso del permesso che è stato firmato dal dirigente che la successiva proroga.
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12/04/2013 - 17:57
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