Se la festa del 2 giugno la si passa sugli sci
E' quasi uno spostamento nel tempo di ciò che si chiamava tardo inverno e inizio della primavera. Col pensiero che, sì, il caldo arriverà ma chissà quando, e magari lasciandosi indietro quei mesi una volta estivi infuocando poi d'improvviso il tardo agosto, e il settembre e l'ottobre col tempo oramai scaduto per le tradizioni vacanziere sotto l'ombrellone.
Se la festa del 2 giugno s'ha da passare non al mare ma sugli sci, ecco, magari qui c'è qualcosa che non va. E se nel serbatoio delle perplessità s'aggiungono le bad news degli uragani e trombe d'aria devastanti altri suoli, ancora un dubbio si riaffaccia - questo sì affatto banale - che s'abbina alla definizione di organismo globale che spesso dò al nostro piccolo pianeta.
Che tutto ciò non sia semplicemente, naturalmente ma per noi fonte di apocalittico pensiero, nient'altro che un primo effetto degli anticorpi che la madre Terra sta producendo, per sconfiggere il tumore che l'assale, quel cancro che dagli ultimi due secoli sempre più la va debilitando.
Quel tumore, quella malattia, che - orgogliosamente e con l'illusione cieca da padroni del mondo - noi chiamiamo... umanità.
Articoli correlati
- "Non si vede bene che col cuore". Chissà, forse è proprio questo che la nostra Madre Terra vuole?
La fine di un mondo?
... o la fine del mondo? Un dilemma che può trovare soluzione.12 marzo 2020 - Roberto Del Bianco - LIBRO:
Libro per ragazzi "Il formicaio delle Zampe pelose" di Mimmo Laghezza
28 ottobre 2017 - Laura Tussi
Sociale.network