Ecologia

Lista Ecologia

Archivio pubblico

Giornata mondiale e iniziative anche a Roma

Clima. In attesa di Parigi 2015 e di un accordo globale

Quando le popolazioni se ne occuperanno con più determinazione, i vertici internazionali sulla salute della Terra daranno risultati. L'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra non può più essere mancato
21 settembre 2014

Manifestanti durante la Conferenza di Varsavia sul clima (novembre 2013)

 Il 23 settembre si terrà un vertice sul clima a New York, convocato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, che precede le future conferenze delle Parti Onu previste pre il dicembre 2014 (a Lima) ed entro il 2015 (a Parigi).

Varsavia 2013 non è stato certo un buon precedente. Le associazioni hanno infatti abbandonato i lavori della 19a Conferenza delle Parti Onu sul cambiamento climatico (COP19), ritenendoli, per il modo in cui si stavano svolgendo, sostanzialmente inutili. Hanno anche fortemente criticato il Paese ospitante, che sfruttando l'occasione di visibilità offerta dalla Conferenza avrebbe addirittura propagandato le attività di estrazione del carbone, accettando come sponsor il gruppo energetico polacco PGE e aziende come  Arcelor Mittal, Bmw, Opel, Emirates.

La Conferenza di Varsavia era considerata un passaggio importante lungo la strada che porta alla firma di un accordo globale sulla riduzione delle emissioni di gas serra, previsto per il 2015 a Parigi. Invece, il 23 novembre 2013 (ultimo giorno del vertice), si raggiunse un accordo debole e ambiguo, che non imponeva alcun obbligo agli Stati.

Tutto questo mentre i rischi per l'equilibrio del pianeta continuano ad aumentare, invece di ridursi come sarebbe indispensabile da anni. Ci si avvicina a un punto di non ritorno che renderebbe inutile ogni strategia oggi ancora possibile per prevenire impressionanti catastrofi naturali.

LE POPOLAZIONI SONO IN GRADO DI DETTARE UNA SVOLTA 

Le popolazioni subiscono già le conseguenze di irresponsabili aggressioni al pianeta e alle sue risorse. Possono e devono quindi contribuire a determinare le politiche dei governi.

Sui temi ambientali, per tradizione, la maggioranza della popolazione del nostro Paese è disattenta, soprattutto rispetto ai vertici internazionali. Non è da meno la disattenzione dei partiti politici, di gran parte delle istituzioni e del mondo dell'informazione. La partecipazione del governo viene vissuta e raccontata come una qualsiasi parentesi nel flusso di vicende e notizie più consuete. 

Ma è una disattenzione molto pericolosa. Le decisioni e gli impegni che coinvolgono l'ambiente - intorno a cui questi vertici nascono e spesso falliscono - hanno effetti diretti su di noi, sulla qualità della nostra vita, sulla nostra salute e sempre di più sulla nostra incolumità. Il pericolo poi che deriva dall'aumento della temperatura ha dimensioni fisiche e geografiche che dovrebbero turbare qualsiasi individuo dotato di ragione, ed è sempre più concreto. Questo ci tocca certamente più di altre questioni di cui ci occupiamo regolarmente.

Le trattative tra i governi rischiano di essere condizionate da interessi contingenti, minoritari e però forti e spregiudicati. Abbiamo visto di recente ripetersi il gioco delle contrapposizioni tra i Paesi emergenti e quelli di antica tradizione industriale (ritenuti debitori, nei confronti del pianeta, di uno sforzo maggiore in termini di sacrificio dello sviluppo), che finisce per schiacciare i Paesi che, per la loro collocazione geografica e vulnerabilità in caso di innalzamento del livello dei mari, percepiscono ormai chiaramente che il loro destino dipende dalla capacità di fermare l'aumento della temperatura globale.

I popoli sono innanzitutto abitanti delle Terra. Diventa sempre più importante superare ogni sentimento d'impotenza che i continui fallimenti possono alimentare, spezzare i meccanismi che imbrigliano i governi e rafforzare i negoziatori più ragionevoli, a qualunque fronte appartengano.

Note: La Marcia di New York, con 1500 associazioni aderenti (sito ufficiale dell'evento):
http://peoplesclimate.org/march/

Il 21 settembre, giornata di mobilitazione anche a Roma (Fori Imperiali, h. 15.00):
http://www.eurodesk.it/notizie/21-settembre-giornata-mondiale-di-mobilitazione-contro-i-cambiamenti-climatici;

http://www.qualenergia.it/articoli/20140918-people-s-climate-march-il-21-settembre-il-mondo-manifesta-contro-i-cambiamenti-climatici

Articoli correlati

  • Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione
    Taranto Sociale
    L'inquinamento dell'ILVA va oltre il cambiamento climatico

    Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione

    Al termine del corteo dei Friday For Future di Taranto, Roberto ha letto questo testo che esprime le sue preoccupazioni e le sue speranze e che si conclude così: "Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire."
    11 ottobre 2024
  • Da Roma a Parigi, nasce in Europa la Rete ebraica per la Palestina
    Pace
    Da settembre di quest’anno

    Da Roma a Parigi, nasce in Europa la Rete ebraica per la Palestina

    A Parigi, nel marzo 2024, 20 gruppi ebraici provenienti da 14 Paesi europei si sono incontrati per la prima volta durante un convegno internazionale in solidarietà alla Palestina. Da lì è iniziato un percorso comune, sotto l’ombrello di European Jewish for Palestine (Ejp).
    9 ottobre 2024 - Redazione Pressenza Italia
  • Il Pianeta sull'orlo del baratro
    Ecologia
    Rapporto catastrofico dell'ONU sul clima

    Il Pianeta sull'orlo del baratro

    Il Segretario Generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha lanciato un allarme per l'inquinamento da combustibili fossili. Il rapporto sottolinea che nel 2023 la temperatura media era di 1,45 gradi sopra i livelli preindustriali. Avvicina il pianeta alla soglia critica di 1,5 gradi, concordata nel 2015
    19 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
  • Disarmo per la giustizia climatica e la salute
    Disarmo

    Disarmo per la giustizia climatica e la salute

    Per la prima volta, l’IPPNW ha inviato una delegazione internazionale ufficiale alla COP28: per garantire che la salute umana e ambientale sia al centro del processo decisionale.
    4 dicembre 2023 - IPPNW
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)