Maria Rita D'Orsogna, oggi a a Taranto, domani a Policoro
Ma chi è Maria Rita D'Orsogna ? Chi si occupa da tempo di tali argomenti sa bene del suo impegno come attivista ambientale, ma non tutti sanno delle motivazioni di fondo. Nata e cresciuta nel Bronx da genitori italiani che hanno mantenuto i legami con l'Abruzzo loro terra natia, ha trascorso l'infanzia fra la tolleranza e la curiosità di New York City e la serenità e il verde di Lanciano, in provincia di Chieti. E laureatasi a Padova in Fisica nel 1996, dopo aver trascorso del tempo a Milano, Parigi, Chicago e Washington, è finalmente approdata a Los Angeles, dove vive stabilmente dal 1999 esercitando la sua professione di docente di fisica e matematica presso l'Università della California a Northrige.
Una città, Los Angeles - come ci racconta lei stessa sul suo Blog - che adora e che ancora la sorprende per tutta la sua ricchezza umana e culturale, e non solo per il sole splendente della California. Ma, quando nel 2007 venne a sapere che l'ENI in Italia intendeva trasformare i vigneti di Ortona, lungo la costa teatina, in un campo di petrolio con annessa raffineria, qualcosa scattò in lei e, sebbene lontana, in un misto di amore italiano e di razionalità americana, sentì di non poter supinamente accettare che l'ENI venisse ad alterare e inquinare un angolo d'Abruzzo e di dover fare tutto il possibile per salvare la contrada Feudo vicino Ortona a Mare, gravemente minacciata dalle grinfie dei petrolieri. E rientrata prontamente in Italia, grazie a una mobilitazione popolare senza precedenti che con il suo aiuto si riuscì a promuovere in Abruzzo, l'ENI nel 2010 decise di abbandonare quello che aveva sbandierato ai suoi investitori come il suo progetto più ambizioso in Italia.
Fu quello l'inizio per un impegno che Maria Rita da allora non ha mai smesso, pur continuando ad assolvere al suo incarico di docente universitario negli USA. Il tutto in un susseguirsi di voli transoceanici e di incontri qui in Italia, anche con audizioni in Parlamento con quegli onorevoli disposti all'ascolto su tali argomenti. D'altronde in Italia ci sono miriadi di concessioni petrolifere, da nord a sud, da Vercelli fino a Pantelleria, e non poche in altrettanti piccoli e grandi paradisi naturali.... E la materia del contendere non mancherebbe certo, se solo l'informazione nel nostro Paese su tali temi facesse il suo dovere...
Da ciò la necessità di informare i cittadini comuni sulle scelte che si vanno compiendo a loro insaputa.
Nei due incontri che oggi a Taranto e domani a Policoro avrà Maria Rita d'Orsogna, prime due tappe di questo suo ennesimo tour informativo in Italia, si parlerà di fracking, delle tecniche dell'airgun per l'ispezione dei fondali marini, degli effetti delle trivellazioni e dei fanghi da trivellazioni sulle falde acquifere, sullì'atmosfera, sulla salute umana e animale, sulla sismicità e sulla subsidenza indotta dalle trivellazioni.
Sarà per i partecipanti l'occasione di ascoltare dalla voce di una grande esperta le "scomode veritè" che certe camarille vogliono nascondere, ma anche per ricordare a petrolieri e politici che l'Italia è un Paese civile ricco di storia, di cultura e tradizioni, con tesori immensi che occorre difendere e non gettare alle ortiche per ristrettezza di vedute, o, ancor peggio, per illeciti guadagni di pochi che andranno a danno soprattutto delle generazioni future.
Martedì 29 aprile, conferenza promossa da "Mediterraneo No Triv" (Policoro-MT, hotel Ermes, h. 18.00)
Il documentatissimo blog di Maria Rita D'Orsogna
http://dorsogna.blogspot.it/
Guido Picchetti vive a Pantelleria.
Nel suo blog - http://www.guidopicchetti.it/ - ha raccolto informazioni relative alla sua attività subacquea e di video documentarista, che per oltre un decennio lo ha visto impegnato sui fondali dell'Isola. Ma girovagare tra i suoi scritti significa trovare una miniera di informazioni, sul mare, sui rischi delle attività estrattive, sulle attività industriali e i danni che procurano ai nostri territori e sull'impegno - suo innanzitutto e di tanti - da continuare a opporre ad ogni scempio.
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