Non solo Ilva, ecco i fumi dell'ENI di Taranto
Non è arte questo nero nel nostro cielo, anche se la stessa ENI mette in campo l'arte teatrale invitando le scuole italiane a partecipare al progetto "raffinati!". Sul sito ufficiale dell'azienda leggiamo quanto segue:
"Il progetto “raffinati!” nasce con la finalità di creare un canale di comunicazione privilegiato fra cultura, energia e territorio utilizzando il linguaggio del teatro ed offrendo un ruolo da protagonisti a coloro che possiedono le competenze specifiche per utilizzarlo: le associazioni teatrali". Il progetto è in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione".
Proprio oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno leggiamo che una scuola ha rinunciato a questo progetto dopo avervi aderito. L'adesione prevedeva una visita nello stabilimento a cui doveva seguire un racconto teatrale per raccontare il processo di raffinazione del petrolio.
Maria Grazia Serra, medico dell’Isde (medici per l’ambiente), aveva sollevato dubbi e stupore dichiarando quanto segue: "Quel che ci allarma di più - affermava Serra -, è che molti genitori l’autorizzazione a far partecipare i propri figli alla gita, l’hanno comunque firmata. Ci siamo chiesti come potesse una scuola accogliere un’iniziativa che nulla ha a che vedere con la difesa della salute dei bambini" (fonte gazzetta del mezzogiorno)
L'azienda minimizza e dichiara che lo spettacolo è proposto dal 2012 in molte città italiane e che la sua rappresentazione ha coinvolto migliaia di spettatori di tutte le età.
Ma chi mette in scena l'impatto ambientale delle raffinerie in Italia? Qual'è la scena da portare su un palco di un teatro di Taranto, Milazzo, Gela, Priolo, Sarroch...
Chissà cosa avrebbero pensato i bambini in visita nella raffineria se durante la loro esperienza “raffinati!” avrebbero visto il cielo colorarsi di nero proprio come oggi 11 maggio 2014 alle ore 15.15, come documentato questo video.
Come vengono quantificate le emissioni in atmosfera a seguito di questi eventi?
Chiederemo alla raffineria di Taranto cosa è successo oggi pomeriggio e cosa abbiamo respirato.
Sociale.network