Ancora cielo nero a Taranto, Pelillo dove sei?
A omaggiarci di questa ennesima apparizione nei cieli di Taranto è sempre lo stabilimento Ilva.
Ormai quasi ogni giorno si verificano emissioni impressionanti che oscurano il cielo del più vicino quartiere Tamburi. Alcune volte, a seconda delle condizioni meteo, vengono interessati anche altri quartieri adiacenti.
Peacelink, come già fatto nel corso di questi mesi, sta documentando con foto e video tutti gli eventi emissivi per depositarli con atti ufficiali in Procura, queste emissioni non sono certamente segno di un buon funzionamento degli impianti che ad oggi dovrebbero aver beneficiato di alcuni interventi di manutenzione previsti dall'AIA.
A gennaio di quest'anno, durante i lavori alla Camera dei Deputati per il decreto legge 136, che poi è stato convertito in legge, in una nota stampa l'Onorevole Pelillo dichiarava:
"Il Pd è pronto a votare e a difendere il provvedimento da chi resiste ad un cambio di fase così forte e da chi continua a strumentalizzare cinicamente il profondo disagio di Taranto. Se la Camera dei deputati – e poi il Senato – convertiranno in legge questo decreto, quello che fino a poco tempo fa poteva sembrare irrealizzabile può presto divenire realtà: provare davvero a trovare un punto d’equilibrio tra diritto al lavoro e diritto della salute e – nel contempo -, far diventare Taranto il più grande cantiere d’Italia”
Ci rivolgiamo all'Onorevole Pelillo, dopo l'ennesma emissione dallo stabilimento Ilva, per dirgli che quello che doveva essere il più "grande cantiere d'Italia" è un fallimento tangibile della politica locale e nazionale.
Onorevole Pelillo, le emissioni che ogni giorno vediamo e respiriamo, le stesse che Lei respira insieme alla sua famiglia (lo ricordiamo perchè in televisione si è premurato tanto nel sostenere che lei è a Taranto con la sua famiglia a differenza "dei forestieri"), sono polveri che scaturiscono dalle operazioni per realizzare il "più grande cantiere d’Italia” o sono emissioni tossiche e nocive per la popolazione di Taranto che non dovrebbero avvenire?
Pensa ancora, l'On Pelillo, che si tratti di vapori innocui?
Nel frattempo le ricordiamo quanto scritto dalla Commissione Europea il 16 aprile 2014, tre mesi dopo le sue dichiarazioni, in occasione della seconda lettera di messa in mora nei confronti dell'Italia sulla questione Ilva.
"Considerata l'evidenza del fatto che l'ILVA stia ancora causando un importante inquinamento, la Commissione ha reputato che l'Italia violi gli articoli 11 e 12 della Direttiva sulle Emissioni Industriali. Le condizioni attestate nell'autorizzazione ILVA (AIA) costituiscono un PERICOLO IMMEDIATO PER LA SALUTE UMANA. Le condizioni di produzione dell'ILVA rappresentano una minaccia di immediati effetti avversi anche sull'ambiente ed impongono all'Italia l'obbligo di sospendere le operazioni delle parti rilevanti dello stabilimento"
Di seguito il video delle emissioni provenienti dallo stabilimento Ilva di Taranto, 13 maggio 2014 ore 14.30
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