Fase della denuncia finita? I cittadini denunciano!
Per la precisione nella sola giornata di ieri abbiamo documentato emissioni dall'Ilva, dall'Eni e da una zona esterna agli impianti che sembra essere attribuita ad una discarica adiacente. Le immagini relative a queste emissioni sono quelle allegate in questo articolo.
Benchè alcuni parlamentari jonici sostengono che la fase della denuncia sia terminata vogliamo ricordare agli stessi che il loro ruolo di Parlamentare della Repubblica va svolto anteponendo e prediligendo nella propria agenda, attività ed azioni politiche atte a tutelare la salute del cittadino e a queste devono seguire quelle atte a alimentare le economie.
Constatiamo purtroppo che i parlamentari jonici sono troppo impegnati a curare la propria immagine politica e quella dei propri gruppi politici di appartenenza più che a tutelare quella dei luoghi natali. Mentre si gioca con la dialettica per non produrre niente in termini di salute apprendiamo dalla Commissione Europea che ogni anno oltre 400.000 europei muoiono prematuramente a causa della cattiva qualità dell'aria. In Italia, ogni anno, 66.070 persone muoiono prematuramente a causa dell’aria inquinata.
Proprio mentre nell'area industrial di Taranto accadeva un pò di tutto in Lussemburgo si lavorava alla preparazione della nuova direttiva NEC sui limiti alle emissioni inquinanti. Si parla di ”un nuovo pacchetto di politiche per ripulire l’aria in Europa”.
Quanto sono sensibili i nostri parlamentari a questo argomento? Che speranze riponiamo sul loro interessamento all'argomento se non hanno prodotto una risposta, che per legge avrebbero dovuto dare come Governo Italiano, alle due lettere di messa in mora della Commissione Europea del 26 settembre 2013 e 16 arpile 2014? Per quest'ultima i termini di risposta scadono tra qualche giorno, il 16 giugno.
La risposta è semplice ed è la stessa che i comuni cittadini e le associazioni si danno da molti anni. Denunciare! Se oggi i responsabili dello stabilimento Ilva vengono giudicati in un processo lo dobbiamo solo alle denunce dei cittadini, la politica è stata assente e non per caso la politica viene giudicata in un processo insieme ai responsabili dell'azienda.
Anche per le emissioni del 12 giugno 2014 porteremo le documentazioni in procura e inoltreremo richiesta di informazioni sugli eventi emissivi ad Arpa Puglia.
Articoli correlati
- Lettera ai sostenitori di PeaceLink
ILVA, continua la nostra lotta per l'ambiente e la salute pubblica
L’annullamento della sentenza di primo grado rappresenta un passo indietro, causato da questioni procedurali. Ma non equivale a un'assoluzione. La realtà dell’inquinamento dell’ILVA rimane comunque acquisita e il GIP di Potenza Ida Iura ha infatti emesso un nuovo decreto di sequestro degli impianti.29 ottobre 2024 - Associazione PeaceLink - Ottobre 2024
Lettera di ottobre agli amici di PeaceLink
Vogliamo porre al centro il tema del diritto alla felicità. È un tema che dovrebbe toccare ciascuno di noi, invitandoci a immaginare insieme una società futura che combatta la solitudine, che superi la rassegnazione individuale e che riaffermi il principio di speranza e felicità condivisa.29 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - La riattivazione dell'altoforno 1 dell'ILVA di Taranto
La buffa cerimonia del ministro Urso
Si potrebbe paragonare l'inaugurazione di oggi all'assurdità di una cerimonia in cui la FIAT mettesse in piedi un evento per presentare con orgoglio una Fiat 1100 malconcia di sessant'anni fa, invece di un'auto elettrica moderna e all'avanguardia.15 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - L'inquinamento dell'ILVA va oltre il cambiamento climatico
Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione
Al termine del corteo dei Friday For Future di Taranto, Roberto ha letto questo testo che esprime le sue preoccupazioni e le sue speranze e che si conclude così: "Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire."11 ottobre 2024
Sociale.network