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Infertilità

12 agosto 2014
Patrizia Gentilini

Gent.ma Dott.ssa Rangeri, 

seguo sempre con interesse primapagina ed in particolare questa settimana da Lei condotta.

Volevo intervenre sulla questione tornata di recente alla ribalta dellainfertilità e fecondazione eterologa.

Come medico noto che molto raramente ci si interroga sulla cause che sono all'origine  di questa e di tante altre patologie (non solo oncologiche!) drammaticamente in aumento.

Evidenze scientifiche ben consolidate segnalano che l'infertilità è correlabile all'esposizione ad "interferenti endocrini"

( endocrin disruptor). Si tratta di sostanze di natura anche molto diversa fra loro- presenti ormai stabilmente non solo nell'ambiente ma nei nostri stessi corpi e nel cordone ombelicale - quali diossine, pesticidi, metalli pesanti, ritardanti di fiamma, policlorobifenili e numerosissime altre che,  a dosi anche estremamente basse,  interferiscono ed alterano delicatissime  funzioni del nostro organismo quali quelle riproduttive, metaboliche ( diabete, obesità), della tiroide, nonché immunitarie e neurologiche. Le segnalo  al riguardo questi siti  dell'Istituto Superiore di Sanità:

Progetto PREVIENI  http://www.iss.it/prvn/divu/cont.php?id=300&lang=1&tipo=2

Interferenti Endocrini  http://www.iss.it/inte/risc/cont.php?id=257&lang=1&tipo=30

E' anche disponibile un  “ Decalogo per i cittadini sugli Interferenti Endocrini“  sempre dell'ISS.

A questo proposito mi permetto di evidenziarLe che questa non è una "boutade", ma  purtroppo una tragica realtà: si parla sempre (e con grande enfasi) dell'aumento della speranza di vita nel nostro paese, ma nessuno parla della diminuzione della speranza di vita in salute in Italia. Qui l’aggiornamento al 2014 dei dati EUROSTAT 2012 sul raffronto tra l’aspettativa di vitaSANA in italia vs l’Europa (I paesi migliori sono: Svezia, Norvegia, Svizzera, Malta, ecc. il grafico include anche la media  europea) -http://ec.europa.eu/health/indicators/indicators/index_en.htm.In poche  parole i bambini nati in Italia nel 2004 avevano - dopo i 65 anni- una speranza di anni di vita in salute di  altri 11 e 13 anni rispettivamente per maschi e femmine, per i nati nel 2012 i dati sono rispettivamente di 8 e 7 anni, quindi nell'arco di 8 anni i maschi hanno "perso" 3 anni di speranza di vita in salute e le bambine addirittura 6! Perché non si riflette anche su questo fatto che comporta ovviamente costi crescenti per la collettività?Spero possa essere data una adeguata informazione anche su questo, dal momento che - fortunatamente-  che l'art. 32 della Costituzione non è ancora in via di smantellamento…..

Grazie per l'attenzione e cordiali saluti

Patrizia Gentilini, medico oncologo ed ematologo, portavoce della Campagna Nazionale per la Difesa del Latte Materno dai contaminanti ambientali (invio in Cc alle associazioni promotrici della suddetta Campagna)

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