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Xylella: Peacelink risponde all'articolo di Giovanni Martelli

Il comunicato stampa
27 giugno 2015
Redazione Peacelink

Una manifestazione per la salvaguardia degli ulivi Con il titolo "crociati contro la ricerca barese", è apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno un ingiustificato attacco del professor Giovanni P. Martelli alle attività svolte da PeaceLink in difesa degli ulivi della Puglia. Le ragioni dell'attacco stanno nella divergenza di vedute fra noi e lui sulla questione Xylella. Noi non condividiamo l'allarmismo e il piano di eradicazione di massa. E abbiamo portato a Bruxelles il punto di vista di altri ricercatori che considerano una follia tale piano.

Peacelink è un’Associazione di Volontariato attiva in Europa da qualche anno, da quando ha denunciato la grave situazione d’inquinamento di Taranto e da quando ha intrapreso una importante cooperazione con le Istituzioni Europee. E’ stato in seguito all’azione di Peacelink che la Commissione Europea ha lanciato una procedura d’infrazione e una lettera di messa in mora sul funzionamento dello stabilimento siderurgico ILVA di Taranto e sul suo importante impatto ambientale.

L’editoriale scritto ieri da Giovanni Martelli è un attacco alla legittima azione di Peacelink presso le Istituzioni Europee, presso le quali Peacelink è regolarmente iscritta quale Associazione di Volontariato. La Commissione Europea ha istituito nel 2014 un Registro Europeo per la Trasparenza, dove ogni associazione ha un proprio codice d’identità e attraverso il quale gli iscritti possono avere accesso alle attività istituzionali, esser consultati sui temi prescelti, prender parte alle iniziative comunitarie, accedere al Parlamento ed alla Commissione Europea.

La stima e il rispetto di cui Peacelink gode in Europa sono frutto di un dialogo importante e continuativo che l’Associazione ha mantenuto in questi anni sul tema Taranto, lavoro non solo legato alla denuncia dell’inquinamento ma anche alle proposte sul futuro sviluppo della città che Peacelink ha presentato di recente presso la Commissione Sviluppo.

A Bruxelles, il lavoro dell’Associazione segue il canovaccio stabilito dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, ovvero svolge un’azione d’informazione e di difesa degli interessi dei cittadini su questioni e tematiche di primaria importanza. Si chiama Partecipazione diretta della Società Civile alla Vita Democratica delle Istituzioni Europee, diritto primario al quale è stata dedicata recentemente una giornata di studi da parte della Commissione Europea e alla quale Peacelink è stata invitata. La partecipazione dei cittadini, delle associazioni, delle ONG alla vita democratica europea è ormai parte integrante del diritto europeo e sta fondamentalmente cambiando l’assetto delle relazioni intra-istituzionali nel Continente Europeo.

Sulla questione Xylella, la nostra Associazione è intervenuta presso la Commissione Europea per apportare al dibattito i pareri scientifici rispettivamente delle Università di Foggia, della Basilicata, congiuntamente al copioso materiale audiovisivo raccolto dall’Associazione Spazi Popolari per testimoniare che le cure applicate agli alberi, ormai da anni, hanno prodotto un successo importante, successo che è stato ripetuto da altri agricoltori e che viene al momento studiato e riprodotto da diversi ricercatori e gruppi di studiosi. Tutto questo è avvenuto grazie alla mobilitazione di migliaia di persone che hanno condiviso la nostra posizione e quella dell'associazione Spazi Popolari, molto attiva nella tutela degli ulivi. Un'intera comunità ha deciso di ascoltare punti di vista diversi rispetto all'allarmismo apocalittico della Xylella che avrebbe devastato tutta l'agricoltura pugliese. Non solo.

Lo scenario presentato dai mass media era quello dell'eradicazione di più di un milione di ulivi, visto come sacrificio inevitabile e necessario a salvare tutti gli alberi della Puglia, dell'Italia, dell'Europa.

Telegiornali e quotidiani hanno fatto galoppare un'idea di apocalisse che ha insospettito la magistratura.

La Procura di Lecce ha disposto il sequestro di computer e documentazione nei centri di ricerca baresi.

"Insomma, il caravanserraglio si è messo in moto, con la sua corte di cantastorie, giullari, saltimbanchi, fattucchiere e scribacchini", ha scritto indispettito il professor Matelli sul sito georgofili.info sul quale si specificava: "Il 4 maggio, su disposizione della Procura di Lecce, sono stati portati via o accecati per sequestro degli hard-disk una dozzina di computer appartenenti a docenti e ricercatori dell'Università e del CNR che indagavano sulla Xylella, intralciando gli intensi lavori di ricerca, ritardandone i risultati".

Giovanni Martelli, del Dipartimento di Scienza del Suolo, della Pianta e degli Alimenti, dell'Università di Bari, fa parte di una schiera di studiosi che non rappresenta l'intera comunità scientifica, che sulla questione del disseccamento degli ulivi presenta una importante differenziazione dei punti di vista.

Evidentemente toccato sul vivo dall’azione dei cittadini, che chiedono attraverso Peacelink e Spazi Popolari di allargare ad altri istituti la ricerca, sia a livello nazionale che internazionale, il Professor Martelli abbandona il campo scientifico per scendere nel campo della polemica.

La Commissione Europea e l’EFSA hanno incontrato Peacelink e ascoltato con grande interesse gli studi forniti e hanno accolto l’invito rivolto dalla nostra Associazione affinché si stabilisse un gruppo di ricerca più vasto e aperto, internazionale, che potesse apportare al dibattito sulla Xylella, punti di vista scientifici necessari ed urgenti.

Peacelink nel panorama europeo vuole svolgere una imparziale azione di difesa dei diritti e degli interessi dei cittadini. E' questa un'azione da “crociati”, come ci definisce il professor Martelli?

 

 

 

Antonia Battaglia

Portavoce di PeaceLink nell'UE

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