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Arpa Puglia risponde a Peacelink

Sversamento di gasolio dalla portaerei Cavour

Le relazioni di Arpa Puglia e Ecotaras confermano quanto PeaceLink aveva annunciato: tredicimila litri di gasolio sono finiti in mare durante il rifornimento. La Marina Militare aveva tentato di minimizzare, ora emerge tutta la verità sull'incidente
12 febbraio 2016
Redazione Peacelink

Documento Arpa Puglia su sversamento Cavour

La portaerei Cavour ha inquinato il mare di Taranto. Arpa conferma i dati diffusi da PeaceLink.

L'Arpa conferma l'allarme lanciato da PeaceLink e invia alla nostra associazione materiale ufficiale della Ecotaras che così si esprime: "Nel corso delle operazioni sono stati raccolti circa 13.000 litri di miscele e impiegati 320 kg di materiale oleoassorbente intriso di gasolio".

Pochi giorni fa Peacelink ha emanato un comunicato stampa circa l'episodio che ha visto protagonista la nuova portaerei della Marina Militare Cavour. Cosa era accaduto? In una operazione di rifornimento gasolio ha versato in mare circa 13mila litri di gasolio a causa "di un problema tecnico all'automazione dell'apparecchiatura di caricazione carburante".

Peacelink ha chiesto a mezzo PEC informazioni ad Arpa Puglia che a sua volta ci ha inviato il verbale di sopralluogo e il rapporto tecnico della società che è intervenuta per le operazioni di disinquinamento, la Ecotaras.

In allegato il documento integrale.

Note: ALTRO "LIMITATA FUORIUSCITA": 13 TONNELLATE DI GASOLIO IN MARE!

PEACELINK HA ORA TUTTA LA DOCUMENTAZIONE

SMENTITA LA VERSIONE UFFICIALE DELLA MARINA MILITARE

La Marina Militare aveva comunicato: "Si è verificata una limitata fuoriuscita di carburante confinata all’interno delle barriere galleggianti antinquinamento". (Fonte: Inchiostro Verde)
PeaceLink non si è accontentata di questa dichiarazione e ha voluto procurarsi la documentazione ufficiale. Ed ecco la verità: 13 tonnellate di inquinanti finiti in mare. Lo avevamo anticipato fornendo dati acquisiti in modo non ufficiale. Ora è ufficiale: non si trattava di "limitata fuoriuscita", a meno che 13 tonnellate non siano considerate una "limitata" quantità.
Inoltre la documentazione annota che il gasolio non era confinata all'interno delle barriere galleggianti antinquinamento ma era "sfuggito alle barriere di contenimento". Tanto da richiedere ben due giorni di ulteriori attività per tentare di contenere l'inquinamento.
Infatti le operazioni cominciate il 20 gennaio alle ore 12 non riuscivano a contenere l'inquinamento con le barriere galleggianti e occorreva proseguire le attività della Ecotaras con notevole dispiegamento di mezzi per le successive due giornate, ossia il 21 gennaio e 22 gennaio.

Tutto questo ora è noto grazie alla documentazione che ora PeaceLink pubblica sul sito.

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