Traduzione dell'Abstract: Modelli a intervalli distribuiti ‘Distributed lag-models’ sugli effetti a lungo termine sulla salute in seguito alla esposizione all’inquinamento atmosferico nella zona di Taranto (Italia meridionale).
INTRODUZIONE.
Nonostante l'effetto a lungo termine dell'inquinamento atmosferico sulla mortalità sia stato ben studiato, gli effetti sulla salute delle emissioni industriali sono complessi e devono essere stabilite le relative fineste temporali .Abbiamo condotto uno studio su un gruppo di persone per esaminare la relazione tra l'esposizione agli inquinanti provenienti da una grande acciaieria (ILVA) situata in Taranto (Italia meridionale) e la mortalità causa - specifica.
METODI. Il gruppo comprendeva tutti soggetti residenti nella zona (321,356) nel 1998 ed è stato seguito fino al 2013. Il grado di esposizione di ogni abitante al PM10 e alla SO2 provenienti dalla acciaieria nel 2010 fu determinato usando il modello di Lagrange. Una estrapolazione precedente e successiva indietro fino al 1965 è stata fatta sulla base della produzione della acciaieria e sui dei dati sulle emissioni e sui campioni degli inquinanti. Si è studiato l'effetto degli inquinanti atmosferici di origine industriale sulla mortalità; l'esposizione media annuale dipendente dal tempo e la esposizione cumulativa degli ultimi 35 anni sono stati studiati usando i modelli di rischio proporzionale di Cox. La latenza degli effetti è stata esaminata usando i distributed lag's models
RISULTATI .Un totale di 33,042 soggetti morirono per cause naturali alla fine del periodo di monitoraggio. Sia il PM10 di origine industriale sia l'SO2 a lag 0 (a intervallo 0) sono stati posti in relazione con le morti naturali: HR (Hazard ratio, fattore di rischio) 1,04 (intervallo di confidenza 95% (CL)e 1,09 (CL 95%:1.05-1,12) per ogni 10microgrammi/m3 rispettivamente. Relazioni più severe sono state osservate con le patologie cardiache (HR 1,05 per il PM10 e 1,11 e per la SO2) e infarto acuto del miocardio (HR1,10 per il PM10e 1,29 per la SO2). Effetti simili sono stati riscontrati con l'esposizione cumulativa per 35 anni. I modelli a intervalli distribuiti (distributed lag-models) per le morti naturali hanno mostrato che gli effetti erano dovuti sia alla esposizione recente (antecedente i 5 anni ) sia a quella più lontana (30 -35 anni).
CONCLUSIONI. Le esposizioni simultanee e cumulative al PM10 e al SO2 sono messe in relazione con la mortalità del gruppo. Le esposizioni sia recenti sia passate sono responsabili degli effetti negativi sulla mortalità.
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