Ecologia

Lista Ecologia

Archivio pubblico

Monitoraggio cokeria Ilva, un flop colossale

Il comunicato stampa dopo la pubblicazione di un video e l'evidenza dei dati IPA
21 settembre 2016
Redazione Peacelink

Emissioni non convogliate cokeria Ilva

Oggi - dopo la pausa estiva - ricomincia nel Tribunale di Taranto il processo "Ambiente Svenduto" che vede come imputati molte persone fra cui Girolamo Archinà e Luigi Capogrosso, dirigenti ILVA.

Fra gli atti del processo spicca una telefonata del 2010 in cui Archinà e Capogrosso discutono della richiesta - avanzata da Arpa Puglia e dagli ambientalisti - di piazzare le centraline di controllo dentro l'Ilva: "Figuriamoci se ci facciamo mettere le centraline all'interno!" commentava sicuro Capogrosso con Archinà in quella telefonata.

Oggi quelle centraline sono state piazzate, effettuano un moinitoraggio in continuo ma sono una delusione totale. Lo diciamo con ancora più convinzione forti di una documentazione inoppugnabile (che alleghiamo), dopo aver consultato i dati del Piano di Monitoraggio e Controllo nell'ILVA pubblicati pochi giorni fa sul sito del Ministero dell'Ambiente.

Nel 2013, dopo l'esplosione del caso ILVA, con le relative perizie chimiche ed epidemiologiche, sono entrate in funzione quelle centraline che Capogrosso - allora direttore dello stabilimento - non voleva affatto.

Sono centraline che dovrebbero fare il monitoraggio ambientale minuto dopo minuto dei punti più critici dell'ILVA, a partire dalla cokeria. Questo monitoraggio continuo doveva in particolare tenere sotto controllo gli IPA cancerogeni, ossia gli idrocarburi policiclici aromatici all'interno dei quali si annida il benzo(a)pirere (che è un "sottoinsieme" della famiglia degli IPA).

Oggi, a distanza di tre anni dall'entrata in funzione di quella centraline, possiamo dire che quel monitoraggio è un flop totale. Se Capogrosso fosse stato in grado di prevedere come sarebbe andata a finire, non avrebbe detto ad Archinà: "Figuriamoci se facciamo mettere le centraline all'interno!" Ma avrebbe probabilmente detto: "Facciamocele mettere quelle benedette centraline perché forniranno dei dati così bassi da farci assolvere in caso di processo".

Infatti le centraline posizionate dentro l'ILVA forniscono valori di inquinamento talmente insignificanti da risultare addirittura più bassi di quelli del quartiere Tamburi di Taranto.

Su dodici comparazioni (contenute nella tabella che alleghiamo) risulta che le centraline di monitoraggio degli IPA cancerogeni danno in 7 casi su 12 valori più elevati nel quartiere Tamburi di Taranto (centralina di via Orsini) rispetto alla cokeria. Incredibile ma vero: sulla base di quelle centraline di monitoraggio in continuo ci sarebbero meno IPA cancerogeni in cokeria rispetto al quartiere Tamburi!

Che motivo aveva allora Capogrosso di inquietarsi in quella famosa telefonata con Archinà?

Questo flop del monitoraggio della centralina in continuo nella cokeria era stato evidenziato da PeaceLink già nel 2013 ma continua ancora oggi, nonostante i numerosi nostri interventi per evidenziare il fenomeno e nonostante uno specifico esposto alla Procura della Repubblica.

Parliamo di flop alla luce di novità che sono evidentissime.
Infatti gli ultimi dati delle analisi degli IPA, effettuate da ILVA in un laboratorio di analisi, confermano quanto diciamo e dimostrano la sottostima del monitoraggio con la centralina dentro la cokeria.

Basta consultare i dati della tabella che alleghiamo.

Infatti mentre i valori più elevati riscontrati dalla centralina del monitoraggio in continuo in cokeria arrivano massimo a 154 nanogrammi a metro cubo di IPA, la corrispondente analisi in cokeria fatta in laboratorio (con le classiche analisi non in continuo) fornisce valori di ben 5303 nanogrammi a metro cubo sempre di IPA. I valori della centralina di monitoraggio in continuo fornisce in cokeria valori oltre trenta volte più bassi!
Addirittura i valori di benzo(a)pirene riscontrati in laboratorio con i metodi classici risultano più elevati dei valori degli IPA riscontrati nello stesso giorno dalla corrispondente centralina di monitoraggio in continuo della cokeria: un assurdo tecnico dato che il benzo(a)pirene è un sottoinsieme degli IPA e non può superare il valore degli IPA.
Ad esempio mentre l'8 giugno 2016 le analisi di laboratorio in cokeria danno 936 nanogrammi a metro cubo di IPA e 183 di benzo(a)pirene, nello stesso giorno la centralina di monitoraggio in continuo della cokeria (quella che Capogrosso tanto "temeva") fornisce solo 19 nanogrammi a metro cubo.

Riasumendo: è paradossale che i dati delle analisi degli IPA cancerogeni della cokeria, fatte effettuare effettuate da ILVA in un apposito laboratorio chimico, risultino di gran lunga superiori ai dati di monitoraggio in continuo (effettuati in cokeria con strumentazione Ecochem PAS2000)

Pur essendo metodi di analisi differenti, appare assurda una differenza così elevata.

PeaceLink, dopo aver analizzato tali dati, e dopo aver riscontrato tali paradossi, invierà alla Cabina di Regia regionale per la qualità dell'aria e all'ARPA le sue valutazioni tecniche.

PeaceLink chiederà all'Arpa e all'ISPRA i dati analitici minuto dopo minuto del monitoraggio in continuo in cokeria per verificare la valità dei dati perché appare altamente improbabile che durante il caricamento e lo sfornamento del carbon coke vi siano valori talmente irrilevanti.

I dati non ci convincono affatto e dovrebbero spingere a rimettere in discussione il sistema di monitoraggio della cokeria da cui continuano ad emergere numeri a dir poco paradossali.

La tabella comparativa dei dati è allegata.

Alleghiamo anche un filmato, relativo a giorni recenti, da cui si evincono persistenti emissioni non convogliate dalle batterie della cokeria ILVA.
http://www.tvmed.tv/video-shock-dalla-cokeria-ilva/

Per PeaceLink
Alessandro Marescotti
Luciano Manna

Allegati

  • Ipa cokerie Ilva

    Peacelink
    Fonte: fonte Ilva/Arpa
    29 Kb - Formato xls
    Ipa cokerie Ilva a confronto con rete monitoraggio

    Licenza: CC Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0

Articoli correlati

  • E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
    Ecologia
    L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS

    E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA

    Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.
    28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto
    Cultura
    Ha raccontato l'Ilva dal punto di vista delle vittime

    Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto

    Le storie non esistono se non vengono raccontate. Questo è il cuore del suo lavoro: portare alla luce le esistenze sommerse, le lotte quotidiane, i dolori nascosti ma condivisi. Ha la capacità di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e di restituirle con rispetto e profondità.
    27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • FAQ su PeaceLink
    PeaceLink
    Dieci domande e dieci risposte

    FAQ su PeaceLink

    PeaceLink nasce per opporsi all’ingiustizia e trasformare la denuncia in azione concreta. L'obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica e creare connessioni tra persone e movimenti impegnati nel cambiamento. Come partecipare alle attività di mediattivismo per la pace, l'ambiente e la solidarietà.
    17 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
    Taranto Sociale
    L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene

    Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente

    I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
    13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.30 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)