Bambini che hanno fumato 200 sigarette in tre giorni
Questa storia l'ho raccontata oggi intervenendo nella conferenza stampa dell'Ordine dei Medici di Taranto.
La storia è drammatica e ha dell'incredibile. Ma i dati sono tratti da un rapporto ISPESL che PeaceLink ha strappato alla segretezza.
Ecco i numeri. In soli tre giorni, fra il 2 marzo e il 4 marzo 2004, i bambini del quartiere Tamburi hanno inalato benzo(a)pirene equivalente a 200 sigarette. Questa sostanza oltre che cancerogena e genotossica è anche capace di produrre danni al cervello.
I dati di questa cosa abnorme sono contenuti in questo link: http://www.peacelink.it/ecologia/docs/2858.pdf (vedere pagina 4 e 5)
Adesso ditemi chi è che possa escludere che simili traumi non possano aver provocato conseguenze non solo nei polmoni ma anche nel cervello dei bambini che li subiscono.
Non stupitevi dei danni al QI dei bambini, stupitevi della stupidità degli adulti che hanno tollerato tutto questo. I bambini non hanno alcuna colpa, gli adulti sì.
I valori di benzo(a)pirene in quei giorni erano 15,8 ng/m3, 22,4 ng/m3 e 65,5 ng/m3 per un benzo(a)pirene equivalente rispettivamente a 31 sigarette/giorno, 44 sigarette/giorno e 128 sigarette/giorno.
Chi aveva pochi mesi allora ha respirato benzo(a)pirene equivalente a 200 sigarette e oggi ha 12 anni. Chi era nella pancia della mamma ha subito un grave trauma, come se la mamma avesse fumato 200 sigarette in tre giorni. E oggi quei piccoli hanno 11 anni. E vanno a scuola. E hanno fatto i test dell'ISS. Non meravigliamoci dei dati cognitivi riscontrati, pensiamo alle prove terribili a cui hanno dovuto resistere questi bambini in balia dell'ignavia di tanti. Sono stati piccoli eroi in mezzo a una guerra, e se qualcuno è rimasto ferito non nascondiamolo sotto il tappeto per vergogna.
Qualche approfondimento
Sull'impatto che sui bambini e sull'apprendimento hanno gli IPA (una famiglia di molecole che contiene anche il benzo(a)pirene) si veda questo articolo:
New York, con meno inquinamento dell’aria bambini più intelligenti e adulti più produttivi
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