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Fumo nero nel cielo di Priolo. Sms del sindaco: "non ti allarmare"

Il black out elettrico e il fermo impianti delle raffinerie
22 maggio 2017

Emissioni a Priolo ed sms del sindaco

Per molte ore durante la giornata di lunedì 22 maggio il cielo di Priolo è stato coperto dal fumo nero che proveniva dagli impianti della Isab Nord gestiti dalla compgnia petrolifera russa Lukoil. Dopo le ore 12.00 circa si è verificata una interruzione del servizio elettrico che ha mandato in emergenza diversi impianti nella zona industriale di Priolo, tra questi quelli della Isab Nord che, con l'attivazione delle procedure di emergenza, ha avviato una torcia di emergenza a cui sono giunte diverse sostanze presenti negli impianti e che sono state immesse nell'aria dopo la loro combustione. Dalle fotografie e dai video diffusi sui social dai priolesi si è potuto comprendere la portata di questa emissione che è durata per diverse ore. Fumo nero e denso, sprigionato da una fiamma di diversi metri, che purtroppo per via dei venti provenienti dal mare, più o meno dal quadrante sud-est, si dirigeva verso le abitazioni di Priolo.

Desta curiosità un sms che porta la firma del sindaco di Priolo che è giunto alle 13.51 ai cittadini di Priolo iscritti al servizio informativo dello stesso comune: "Prot,Civ. E' in corso uno sfiaccolamento presso Isab Nord per problemi di energia elettrica. Non ti allarmare. A. Rizza Sindaco".

Abbiamo ascoltato diversi cittadini di Priolo che ci hanno riferito di eventi odorigeni giornalieri e situazioni di questo tipo con torce accese spesso frequenti. "Le torce non si accendono solo quando manca la corrente -ci riferiscono- succede anche altre volte, spesso di notte. Siamo costretti a vivere ogni giorno con puzze nauseabonde, la nostra pazienza è finita e il Prefetto deve ascoltarci".

Abbiamo inoltre chiesto ai cittadini di Priolo quali altre informazioni avessero ricevuto in merito a questo evento emissivo straordinario. Ci hanno riferito che questo sms ricevuto è stato l'unico che, per modo di dire, ha dato loro informazioni. E allora forse è proprio il caso di dire che si sta abusando della pazienza dei cittadini di Priolo? E' possbile che per una evento emissivo di questo tipo che costringe i cittadini a chiudere le finestre si debba comunicare quello che gli stessi cittadini deducono dalla semplice visione dell'evento? Quello che hanno letto sull'sms del sindaco lo vedevano già da due ore dalle finestre delle loro abitazioni!

"E' in corso uno sfiaccolamento", e questo lo potevano vedere bene i cittadini di Priolo, anzi loro sono stati i primi a documentarlo sui social. E dopo questa non informazione? "Non ti allarmare", a cui segue tanto di firma. Signor sindaco Rizza, ma che informazione è questa? E poi, pensa davvero che il suo "non ti allarmare" possa sortire effetti positivi sui cittadini stanchi di convivere con queste situazioni imposte dall'attività industriale? E' possibile che dopo questo sms i cittadini di Priolo non hanno ricevuto nessuna altra indicazione? Dovevano rimanere in casa, tenere le finestre chiuse oppure è tanto "normale" a Priolo una situazione di questo tipo che oramai ognuno sa come comportarsi e quindi non serve allarmarsi o dare indicazioni? Nulla, inquinanti piovono sulle teste dei cittadini di Priolo e questi devono accontentarsi di un "non ti allarmare".

Noi speriamo che il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, nei prossimi giorni possa rassicurare i propri cittadini informando loro sui numeri esatti delle emissioni causate dallo stop impianti del 22 maggio: portata della torcia, tipo e quantità di inquinanti emessi, eventuali monitoraggi ambientali in previsione e da eseguire appositamente a seguito dell'evento perché, come ben sappiamo, questi tipi di eventi spesso non danno significative variazioni sulla rete di monitoraggio delle centraline fisse e necessitano nelle ore e nei giorni successivi di monitoraggi mirati con centraline mobili e rilievi degli inquinanti sui terreni a seguito delle deposizioni atmosferiche dovute appunto all'evento emissivo accaduto.

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