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Rifiuti nei parchi minerali Ilva: cosa si respira durante i Wind Day?

Il dossier di Peacelink: cumuli diversi dai minerali di approvvigionamento
16 agosto 2017
Redazione Peacelink

Cumuli ai parchi minerali

DOSSIER DI PEACELINK

RIFIUTI NEI PARCHI MINERALI ILVA:

COSA RESPIRANO I TARANTINI DURANTE I WIND DAY?

 

Nel parco minerali Ilva abbiamo identificato nr. 3 cumuli contenenti rifiuti, sottoprodotto, fanghi e polverino che sembrano derivare dal processo produttivo degli impianti Ilva e che sono ben differenti dai cumuli dei minerali di ferro e carbone stoccati al fine dell’approvvigionamento dello stabilimento Ilva di Taranto. E’ la stessa azienda Ilva a dichiarare nei suoi report trimestrale che alcuni di questi “cumuli” sono stoccati in area parchi e che alcuni di questi sono interessati, al fine dello smaltimento, dalle prescrizioni del piano rifiuti prot. n. 4/U/11-12-2014 del DPCM del 14 marzo 2014 approvato successivamente con decreto legge.

Peacelink ha ricevuto alcune fotografie, mostrate anche in questo documento, dove sono chiaramente visibili questi cumuli  in merito ai quali abbiamo ricevuto alcune informazioni dagli operai. Peacelink ha quindi inoltrato l’intero dossier corredato di immagini alla Procura della Repubblica di Taranto e ha chiesto ad Arpa Puglia e al comune di Taranto (Sindaco e Assessore all’Ambiente) documentazione che attesti la natura di questi cumuli: la loro classificazione, loro eventuale codice CER assegnato oltre alla conoscenza del processo produttivo da cui derivano ed eventuali analisi di rischio sanitarie prodotte conseguenti al loro stoccaggio.

 

12 agosto 2017, la città di Taranto ed in particolare il quartiere Tamburi vengono coperti dalle polveri provenienti dall’area industriale. Immagine scattata dal Borgo.

12 agosto 2017, la città di Taranto ed in particolare il quartiere Tamburi vengono coperti dalle polveri provenienti dall’area industriale. Immagine scattata dal Borgo.

 

COSA RESPIRANO I CITTADINI DEL TAMBURI DURANTE I WIND DAY?

 

Tutto ciò lo abbiamo chiesto alle istituzioni al fine di comprendere la classificazione di questi cumuli ubicati nel parco minerali Ilva che con il forte vento di nord, nord-ovest si sollevano in forma di particolato e si riversano sulle case della città di Taranto, di conseguenza sulle persone, ed in particolare sul quartiere Tamburi nei giorni di Wind Day. Non sarebbero quindi solo le polveri del minerale approvvigionato e stoccato nei parchi a posarsi sulle case della città ma anche le polveri di questi cumuli, pertanto è necessario sapere se sono tossiche, se sono pericolose quando inalate e se contaminano i terreni. Inoltre, dalle fotografie e i video che documentano il fenomeno wind day avvenuti in questi ultimi giorni, è possibile constatare la completa copertura da parte delle polveri provenienti dall'area industriale dei quartieri della città, in particolare quelli ad essa adiacenti. La salute dei tarantini è seriamente compromessa anche per la presenza di questi cumuli nel parco minerali Ilva? 

12 agosto 2017. Un’altra immagine scattata da San Vito.

12 agosto 2017. Un’altra immagine scattata da San Vito.

Nell’immagine 1 vengono identificati questi cumuli (cumulo A, cumulo B, cumulo C) ubicati nel settore ovest dello stesso parco minerali. Nella stessa immagine è possibile comprendere le distanze che separano i diversi cumuli presenti nell’area parchi dalle abitazioni del quartiere Tamburi di Taranto. L’area genericamente utilizzata dallo stabilimento Ilva per il minerale stoccato ha una distanza dalle case di circa 250 metri, mentre le stesse case distano dai cumuli evidenziati in figura dai 600 agli 800 metri. Distanza variabile a seconda del cumulo preso in considerazione: cumulo C 600 metri, cumulo A 800 metri. Oltre alle distanze nella stessa figura vengono indicate le direzioni dei venti nord e nord-ovest rispetto allo stabilimento Ilva e al quartiere Tamburi.

CUMULO A  Cumuli nei parchi minerali Ilva

Secondo alcune testimonianze di operai Ilva in questo cumulo finiscono diversi tipi di materiale, polverino derivante le aspirazioni di alcuni impianti, scaglie ferrose, materiali generici derivanti dalla pulizia delle strade interne dello stabilimento Ilva. Nella foto Cumulo A - Immagine1 è possibile notare materiale pulverulento con altri materiali solidi.

Nella fotografia successiva, Cumulo A - Immagine2, si nota un cartello posto in un lato della recinzione in cemento armato dove è possibile leggere “punto di stoccaggio sottoprodotto materiale ferroso”. Il materiale posto su questo lato del Cumulo A sembra essere ben differente dal materiale dello stesso cumulo ma posto su un alto lato, come da foto precedente (Cumulo A, immagine 1)

 

Cumuli nei parchi minerali Ilva

 

 

 



 



Di seguito vengono riportate 3 fotografie del cumulo A prodotte dai rilievi satellitari negli anni 2013, 2015, 2016. Si può notare la formazione del cumulo a partire dal 2013 sino ad essere recintato da un cordolo in cemento armato (visibile anche nell’immagine CumuloA-1)

comulo a 2013.jpg

Cumulo A nel 2013


cumulo a 2015.jpg

Cumulo A nel 2015


cumulo a 2017.jpg

Cumulo A nel 2016

 

CUMULO B



File_004.jpg

Il Cumulo B è circoscritto da una recinzione in plastica di solito usata nei cantieri. Il materiale sembra essere fangoso. Nel Cumulo B, come si può vedere nelle immagini successive, è presente vegetazione e nella parte nord del cuulo è sempre presente acqua, probabilmente la stessa utilizzata dai fog cannon per evitare lo spolverio dei cumuli approvvigionati nei parchi.



cumulo b 2009.jpg

Cumulo B nel 2009


cumulo b 2013.jpg

Cumulo B nel 2013


cumulo b 2015.jpg

Cumulo B nel 2015


cumulo b 2016.jpg

Cumulo B nel 2016


CUMULO C

Il cumulo C, così come si può vedere nell’immagine 1 è il più vicino ai limiti aziendali ed è distante circa 600 metri dalle abitazioni del quartiere Tamburi. Sembra essere più datato degli altri cumuli presi in esame, non è ben chiaro quando l’area interessata smette di essere adibita a stoccaggio di minerali ed inizia a ospitare rifiuti. Dalle foto seguenti sembra che sia lì dal 2007 per poi essere coperto, in parte, nel 2009 da teloni mentre sopra questi vengono messi dei grossi copertoni che sembrano servire da peso per evitare che questi siano spostati dal vento. E abbastanza chiaro che questo cumulo sia continuamente  alimentato così come si può notare nelle fotografie dei diversi anni. Altro materiale, verosimilmente fanghi e polverino, che viene posto sul lato est del cumulo. In particolare tra la foto del 2015 e la foto del 2016 si nota che da un lato del cumulo si è aperto un nuovo varco, nel corso dell’anno 2016, che dà la possibilità ai mezzi di stoccare altro materiale. Anche in questo caso da informazioni degli operai apprendiamo che si tratta di fanghi e polverino derivanti dal processo produttivo degli impianti.


cumulo b 2009.jpg

Cumulo C nel 2007


cumulo c 2009.jpg

Cumulo C nel 2009


cumulo c 2013.jpg

Cumulo nel 2013


cumulo c 2015.jpg

Cumulo nel 2015


cumulo c 2016.jpg

Cumulo nel 2016


Di seguito due foto del 2015 e 2016 dove dal lato in basso a destra si nota l’apertura di un nuovo varco per lo stoccaggio di altro materiale.

cumulo c 2015 particolare.jpg


cumulo c 2016 particolare.jpg


Il presente dossier è stato inviato alla Procura della Repubblica di Taranto


Alessandro Marescotti, Luciano Manna

Associazione PeaceLink





Note: https://docs.google.com/document/d/1GKXrBqz0lfJXpFEzWcuiZ9AqrJzlPSSY3u80qK0vRe4/edit
http://www.peacelink.it/ecologia/a/43543.html
Non toccate quelle polveri

http://www.quotidianodipuglia.it/taranto/taranto_perizia_arpa_polveri_sottili_tamburi-1965057.html
«Una perizia dell’Arpa sulle polveri ai Tamburi» I timori di Peacelink


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