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Ho aspettato alcuni giorni per scriverne perché il video mi ha fatto male

Standing ovation per Luigi Di Maio

Quel signore parla con arroganza, con protervia, gode nel cercare di umiliare un giovane uomo che ha il torto di essere a soli 32 anni ministro del lavoro, ministro dell'economia, vice presidente del consiglio e capo politico del Movimento 5 stelle. Il livello di un uomo così è zero.
1 maggio 2019
Angela Bosco

Il confronto fra Marescotti e Di Maio a Taranto sull'inquinamento ILVA

Sono per natura critica, ma applaudo quando è giusto.
Standing ovation per Luigi Di Maio.

Vado indietro con la memoria ma non riesco a ricordare nessuna occasione in cui dei politici e ancor più importante, delle cariche istituzionali abbiano partecipato ad un incontro pur sapendo che sarebbero finiti in stato d'accusa da parte di personaggi in buonafede e altri in malafede.


Ho aspettato alcuni giorni per scriverne perché il video mi ha fatto male.

Mi ha colpito non politicamente, lì il confronto più è duro più è proficuo.

Mi ha destabilizzato dal punto di vista umano.

L'ho guardato a spezzoni, e in seguito ho deciso di rivederlo diverse volte, perché volevo fare mie le emozioni dei nostri ministri, composti, seri e stravolti dalle accuse pronunciate con enfasi, con cattiveria, con la soddisfazione di umiliare tante cariche di governo.

Quel signore parla con arroganza, con protervia, gode nel cercare di umiliare un giovane uomo che ha il torto di essere a soli 32 anni ministro del lavoro, ministro dell'economia, vice presidente del consiglio e capo politico del Movimento 5 stelle.

Troppa roba in un solo uomo e poi così giovane. 

Lo incalza e gli dice "ministro mi guardi negli occhi" come se lui volesse rappresentare il dolore di un Popolo che ha mangiato cibo, veleno e morte.

Non è così.

Ha avuto tanti anni per esternare le sue idee sull'ambiente ai passati governi e mai nessuno gli ha dato la possibilità di parlare liberamente e in streaming, con tutti gli attori del caso. Allora parlava con deferenza, per non dire con il cappello in mano e nessuno lo ha mai degnato di una risposta, se non con menzogne.

Il livello di un uomo così è zero.

Il ministro Costa, il ministro Grillo, il ministro Lezzi e molti altri presenti guardavano la scena costernati, stravolti per l'impudenza di quell'essere e la drammaticità del momento.
Lo scopo era umiliare un ministro non un ministro qualsiasi ma 5 stelle.

E lì io ho visto questo ministro diventare un gigante, rispondendo con calma e con parole misurate nei fatti.

Mi è venuto alla mente quell'episodio in cui in una riunione pubblica, l'allora Presidente del consiglio Matteo Renzi, fece buttare fuori una donna, appellandola con toni beffardi, perché aveva osato porgli una domanda scomoda.
Questo era il livello della politica.
Il potente che umilia chi dissente.


Oggi abbiamo una forza politica che ci mette la faccia sempre anche nelle situazioni più dure e scabrose.
Ecco perché Luigi Di Maio, al quale io non lesino critiche in qualche occasione, si è dimostrato grande politico e uomo immenso rispetto a una categoria dove è facile trovare anche falsi d'autore e non.

A un uomo politico così si deve rispetto.

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Commento pubblicato come commento a questo post su Facebook.

Note: In questa pagina web di PeaceLink si riporta - anche per avere un'idea delle reazioni suscitate - un commento di chi non ha condiviso la critica al ministro Di Maio. In tal mondo chiunque può farsi un'idea. Non pochi hanno creduto che questo confronto con i ministri Di Maio, Costa e Grillo, non abbia avuto precedenti e sia stata una novità assoluta. Non è così. Vari ministri di precedenti governi hanno incontrato a Taranto gli esponenti delle associazioni, proprio in quella sala della Prefettura di Taranto. Persino il ministro Clini era andato a incontrare le associazioni ambientaliste nella prefettura di Taranto, tanto per fare un esempio. E se non ci fosse stata la diretta streaming organizzata dal ministro Di Maio, ci sarebbero state comunque almeno altre tre dirette streaming organizzate da altrettante testate giornalistiche. Circa poi la "protervia" delle critiche al ministro Di Maio, chiunque può constatare la pacatezza delle parole utilizzate, come facilmente si può constatare nel video incluso in questa pagina web. Ciò che in realtà ha fatto scalpore è stato il fatto che l'8 settembre 2018 il ministro Di Maio aveva inventato la notizia dell'installazione di filtri che non erano mai stati installati. L'annuncio dell'avvenuta installazione di filtri in realtà mai installati è documentato nel video incluso in una pagina web del Fatto Quotidiano. Un ministro come Di Maio che inventa di sana pianta una cosa mai esistita e che viene smentito in diretta streaming è un ministro che perde credibilità, ed è questo il cuore della notizia che ha fatto il giro del web, dei social network, anche grazie alla satira di Maurizio Crozza.
Nonostante questa evidenza incontestabile, non sono mancate critiche rivolte ad Alessandro Marescotti, addirittura per essere un insegnante fonte della "rovina di tanti ragazzi", come nel caso di Nadia O. che ha scritto: "Lei è la dimostrazione del perché l'Italia si trova in queste condizioni. Ho sempre sostenuto che la maggioranza degli insegnanti sia da riformare. E lei ne è l'esempio. Siete la rovina di tanti ragazzi. Per fortuna che il sig. Ministro Di Maio ha avuto insegnanti meritevoli per diventare quello che è: un grande uomo che ha fatto parlare lei senza interromperla nonostante le sue assurdità. Non la guardava negli occhi solo per educazione. Perché si stava vergognando di lei. Sì. Di lei".

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    Alessandro Marescotti
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