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Epidemiologia e siti inquinati

E' finalmente online il nuovo studio Sentieri

PeaceLink da giorni ne chiedeva la pubblicazione. Il 4 giugno non era online, oggi 5 giugno è apparso online. Ora si conoscono i dettagli e i numeri precisi dei bambini nati malformati a Taranto dal 2002 al 2015.

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IL PROGRAMMA DI PRESENTAZIONE DEL NUOVO STUDIO EPIDEMIOLOGICO SENTIERI (V RAPPORTO) ERA PREVISTO PER IL 21 MAGGIO 2019

I dati erano pronti per il 21 maggio 2019 ma non erano stati presentati.

La ministra della salute Giulia Grillo aveva dichiarato che erano in corso aggiornamenti e ne aveva previsto lo slittamento al 4 luglio. 

Ma è andata diversamente. Oggi troviano online lo studio Sentieri!

Ieri non era online.

PeaceLink ieri aveva rivelato che il 21 maggio i dati dovevano essere presentati da Pietro Comba ("Obiettivi del Progetto SENTIERI"), Giada Minelli ("Criteri per una lettura integrata dei dati di mortalità e ospedalizzazione"), Massimo Rugge ("La stima dell’incidenza dei tumori nei Siti Contaminati italiani"), Michele Santoro ("La stima della prevalenza delle malformazioni nei Siti Contaminati italiani"), Amerigo Zona ("I risultati del V Rapporto SENTIERI"), Ivano Iavarone ("La salute infantile, adolescenziale e giovanile nei Siti Contaminati italiani").

PeaceLink da giorni chiedeva la pubblicazione dello studio Sentieri e adesso è online sul nuovo numero di Epidemiologia e Prevenzione.

Ora si conoscono i dettagli e i numeri precisi dei bambini nati malformati a Taranto dal 2002 al 2015.

Ecco qui sotto una tabella.

Dati disaggregati dei nati malformati a Taranto

Note: COMUNICAZIONE DI LILIANA CORI

In un periodo lungo 14 anni, dal 2002 al 2015, sono stati osservati 600 nati con malformazioni congenite su 25.853 nati da donne residenti nei Comuni di Taranto e Statte.

Questi casi, che sono stati rilevati mediante una analisi specifica, delle schede di dimissione ospedaliera, effettuata in ambito Sentieri, sono risultati il 9% in più rispetto agli attesi sulla base del tasso regionale, in parole più semplici 50 casi in eccesso, quindi una media di 3-4 casi in più ogni anno.

Il limite principale di questa statistica è che attraverso le SDO non si registrano casi al momento della interruzione di gravidanza a seguito di diagnosi prenatale, che per certi tipi di malformazioni sono rilevanti.

Gli eccessi statisticamente significativi (definibili quindi non casuali) sono emersi per le anomalie del sistema nervoso e degli arti, e ai limiti della significatività statistica per le anomalie del sistema urinario. Questi risultati a Taranto aggiungono preoccupazione a quella già alta che c’è da anni.

"Per avere una stima ancora più accurata occorrono dati rilevati e registrati nei punti nascita locali e regionali. La Regione Puglia ha istituito un registro che quindi può dare il suo contributo e al proposito abbiamo in programma un aggiornamento dei dati fino al 2018."
dichiara Fabrizio Bianchi, dirigente dell'Unità Epidemiologia Ambientale di IFC-CNR
"Un ulteriore passo per saperne di più è l’approfondimento sul tipo specifico di anomalie e sulla loro distribuzione geografica, ad esempio per quartiere di residenza o per sezione di censimento, di particolare utilità per valutare l’impatto riferibile a fonti specifiche di inquinamento. Ma il problema dei problemi, oggi più che mai, è di prevenire in modo da non contare gli eccessi."

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