Effetto serra un imprevisto ci salverà
29.04.04
Nonè chiaro se l'effetto serra esista veramente e riscaldi la Terra ma di certo la polemica sull’argomento è rovente, come dimostra lo scontro in corso negli Usa sul film «L’alba del giorno dopo», che peraltro deve ancora uscire. Non esistono dubbi sul fatto che le attività antropiche causano l'emissione di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera, dubbi e polemiche sorgono tuttavia quando si intende valutare sulla base di misure e di modelli teorici l'impatto che questa emissione ha sul clima.
Secondo l’Ipcc, una istituzione che studia il fenomeno, la temperatura media globale del pianeta desunta da rilevamenti al suolo e sulla superficie del mare è aumentata nel corso del XX secolo di circa 0,6 °C. L'aumento non è stato uniforme, durante il periodo 1900-1910 è diminuita di 0,1 °C, dal 1910 al 1945 è aumentata di 0,4 °C , dal 1945 al 1976 è diminuita di 0,2°C ed infine dal 1976 ad oggi si è verificato un aumento di 0,5 °C. Non esiste unanimità su queste cifre e la stessa Ipcc è accusata da alcuni di essere una mafia di scienziati legati a forti interessi. Non intendo entrare in argomento così controverso.
I rilevamenti di temperatura terrestri sono distorti da fattori ambientali difficilmente valutabili. La distribuzione delle stazioni di rilevamento non è uniforme sul globo terrestre, a quanto mi consta ne esiste una sola nell'immenso deserto australiano. Altre stazioni sono nei pressi di centri abitati dove il calore emesso dagli edifici può distorcere i dati, infine le misure prese da satelliti non concordano con quelle prese a terra.
Non basta: le stime fatte su periodi di tempo molto lunghi basate sullo spessore degli anelli degli alberi sono bersaglio di critiche e così pure la modellistica a lungo termine eseguita su computer. In tempi ormai remoti la Terra ha subito variazioni climatiche brutali e ben documentate, basti pensare all'era glaciale, variazioni certamente non legate ad attività dell’uomo. Lungo l'arco di secoli la radiazione solare potrebbe subire o avere subito variazioni tali da alterare il clima terrestre ben al di fuori delle competenze del protocollo di Kyoto.
Siamo condannati alla navigazione a vista e rimango scettico sia di fronte al catastrofismo demagogico e scontato dei profeti di sventura sia verso il futuro radioso dei trionfalisti. Ambedue sottovalutano l'ambiente e l’evoluzione della società umana; in ogni caso, Kyoto o no, dovremo affrontare situazioni imprevedibili. Nessuno può conoscere esattamente cosa accadrà anche fra poche decine di anni.
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