Si chiamava Paul Paulino Guajajara
Osservate bene questa foto, è il volto di un giovane ragazzo indigeno; era un “Guardiano”, un Custode della Foresta, un protettore di Madre Terra e su di essa vegliava. Nato e vissuto nel verde dell’Amazzonia.
Lo hanno strappato alla vita, in questi giorni se ne apprende la la notizia. Un agguato di taglialegna intenti a tagliare alberi all’interno del territorio indigeno di Araribóia, regione di Bom Jesus das Selvas, Maranhão.
Gli hanno sparato nel mezzo ai villaggi di Lagoa Comprida e Jenipapo.
Riverso in terra come ad abbracciarla ancora un’ultima volta. Lo hanno trovato così, venerdì 1° novembre, un giovane indigeno, si chiamava Paul Paulino Guajajara.
La notizia è stata data da Greenpeace Brasile: «Paulino Guajajara – si legge in un nota – è l’ultima vittima dell’incapacità dello Stato brasiliano di adempiere al suo dovere costituzionale di proteggere le terre indigene».
La notizia è giunta dopo la chiusura del Sinodo sull'Amazzonia in cui Papa Francesco aveva fatto un solenne appello per impedire il saccheggio della Foresta e l'uccisione di tanti indios.
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