La pubblicità “verde” di ENI smascherata da due gruppi ecologisti
I messaggi promozionali circa la sostenibilità ambientale e la cura dell'ecosistema da parte di Eni inondano quasi tutte le testate nazionali, facendoci credere che il cane a sei zampe sta davvero cambiando rotta. Ma cosa c'è oltre la patina degli annunci?
A Sud Onlus e il CDCA - Centro Documentazione Conflitti Ambiental hanno pubblicato un nuovo dossier – "Follow the green: la narrazione di Eni alla prova dei fatti" – che mira a rispondere a questa domanda, focalizzandosi sul greenwashing a sei zampe. Si può scaricare gratuitamente il documento, ricco di infografìche, sia per intero sia in forma ridotta (“executive summary”), cliccando qui.
Ma basta dare un'occhiata, in un giorno qualsiasi, all'homepage del sito di Eni, per accorgersi che non c'è traccia di petrolio, o quasi. Spesso l'apertura del sito è dedicata alla riconversione ecologica. E chi non ricorda la martellante pubblicità “verde” della multinazionale: “Eni + Luca è meglio di Eni”? Tutto questo da parte di uno dei leader indiscussi sul fronte energetico, che ancora oggi opera in 66 Paesi, conta 32mila dipendenti, produce 1,871 milioni di barili di greggio al giorno e vende 73 miliardi di metri cubi di gas all'anno.
Questo greenwashing, tuttavia, come le bugie, ha le gambe – o meglio, le zampe – corte. I giovani dei Fridays for Future, per esempio, non si sono lasciati affatto ingannare. Hanno denunciato più volte ciò che chiamano l'ipocrisia della multinazionale persino davanti alla sua sede centrale a Roma/EUR, intonando i seguenti versi sulla musica di “I just can't get enough”:
Ti vesti di verde, ti mostri accanto a noi,
Ma tanto io lo so, ma tanto io lo so.
Trivelli indisturbata ed incognito,
Ma tanto io lo so, ma tanto io lo so.
Sei sempre tu, con sei zampe o più,
E i tuoi legami coi governi
Po-po-ro-po-ro-po-po-po
Po-po-ro-po-ro-po-po-po
E che Eni fa greenwashing sì lo so.
Po-po-ro-po-ro-po-po-po
Po-po-ro-po-ro-po-po-po
Il dossier "Follow the green: la narrazione di Eni alla prova dei fatti" descrive tutto ciò con un'ampia documentazione. Tutti gli argomenti trattati nella pubblicazione – le fonti fossili, i cambiamenti climatici, l'economia circolare, i territori su cui Eni lavora, il caso emblematico di Gela – sono raccontati per mezzo di una lente bifocale. Per ogni tema, da una parte c'è la visione da lontano, quella di Eni, che viene riportata per mezzo dell'analisi di interviste, pubblicità, podcast, video, targate Cane a sei zampe; dall'altra parte, utilizzando la lente per la presbiopia, si racconta la visione da vicino che mostra come sono le cose davvero, una visione articolata dall'analisi approfondita dei documenti prodotti da Eni ma anche da studi di ONG, enti istituzionali, inchieste condotte e studi scientifici.
Gli attivisti di A Sud e di CDCA presenteranno il loro lavoro di ricerca il 14 maggio per mezzo di un webinar #Pillolaverde in diretta dalle ore 18.30 alle ore 21.30 sui canali social: https://bit.ly/FollowTheGreenEvento. Il ciclo completa dei loro webinar si trova digitando https://bit.ly/pillolaverde .
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