Salvare l'ILVA toglierebbe posti di lavoro e rinvierebbe solo di qualche mese la sua fine
Un governo disposto a nazionalizzare e a pagare 100 milioni di euro di perdite mensili pur di salvare l'ILVA, di fatto toglierebbe posti di lavoro, non li salverebbe. Infatti con 100 milioni di euro si darebbe un reddito ad almeno 50.000 persone. Pensateci: 50.000 x 2.000 euro= 100.000.000 di euro. E' un calcolo semplice.
Un prelievo fiscale per salvare con 100 milioni di euro/mese 15.000 posti di lavoro, perpetuando le pedite di esercizio dell'ILVA contro ogni logica di buona amministrazione aziendale, sarebbe una sciagura per una collettività che potrebbe beneficiare in ben altro modo dei 100 milioni mensili necessari a tenere in piedi la baracca cadente del'ILVA. Sottraendo denaro pubblico ad altri settori si condanna l'intera città alla morte sociale. E si sottrae il futuro agli stessi lavoratori ILVA. Alla follia opporremo i lumi della ragione: l'ILVA va chiusa per tenere aperta la speranza e per garantire il futuro di Taranto. Mi auguro che ArcelorMittal tolga la spina quanto prima a questo stabilimento in coma farmacologico da anni.
Stop all'accanimento terapeutico!
La morte dell'ILVA sarà la nostra salvezza.
Articoli correlati
- Lettera ai sostenitori di PeaceLink
ILVA, continua la nostra lotta per l'ambiente e la salute pubblica
L’annullamento della sentenza di primo grado rappresenta un passo indietro, causato da questioni procedurali. Ma non equivale a un'assoluzione. La realtà dell’inquinamento dell’ILVA rimane comunque acquisita e il GIP di Potenza Ida Iura ha infatti emesso un nuovo decreto di sequestro degli impianti.29 ottobre 2024 - Associazione PeaceLink - Ottobre 2024
Lettera di ottobre agli amici di PeaceLink
Vogliamo porre al centro il tema del diritto alla felicità. È un tema che dovrebbe toccare ciascuno di noi, invitandoci a immaginare insieme una società futura che combatta la solitudine, che superi la rassegnazione individuale e che riaffermi il principio di speranza e felicità condivisa.29 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - La riattivazione dell'altoforno 1 dell'ILVA di Taranto
La buffa cerimonia del ministro Urso
Si potrebbe paragonare l'inaugurazione di oggi all'assurdità di una cerimonia in cui la FIAT mettesse in piedi un evento per presentare con orgoglio una Fiat 1100 malconcia di sessant'anni fa, invece di un'auto elettrica moderna e all'avanguardia.15 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - L'inquinamento dell'ILVA va oltre il cambiamento climatico
Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione
Al termine del corteo dei Friday For Future di Taranto, Roberto ha letto questo testo che esprime le sue preoccupazioni e le sue speranze e che si conclude così: "Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire."11 ottobre 2024
Sociale.network