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"Qui il ghiaccio si è scongelato al punto da essere sottile e poroso”

La spedizione MOSAiC ha raggiunto il Polo Nord

Durante la tappa finale della spedizione, la nave di ricerca Polarstern ha raggiunto il punto più settentrionale della Terra. Lo scopo della spedizione è quello di studiare come stanno aumentando le temperature nell’Artico e il conseguente rapido scioglimento del ghiaccio marino
31 agosto 2020
Tradotto da Fiorenza Merati per PeaceLink
Fonte: Alfred Wegener Institut - 19 agosto 2020

Alle 12.45 p.m. del 19 agosto la nave rompighiaccio tedesca Polarstern ha raggiunto il Polo Nord. La nave ha seguito una rotta a nord della Groenlandia – attraverso una regione che, in passato, era totalmente coperta di ghiaccio, incluso ghiaccio pluriennale. Il viaggio tra lo Stretto settentrionale di Fram e il Polo, è durato solo sei giorni. A sottolineare questo evento epocale, molti membri della squadra della spedizione si sono riuniti sul ponte, dove i loro occhi erano incollati ai monitor che segnalavano la loro posizione, per festeggiare poi insieme il fatto di aver raggiunto il Polo Nord.

La squadra del MOSAiC

Le immagini satellitari di quest'anno, hanno evidenziato che, anche oltre l'87° parallelo Nord, la copertura di ghiaccio si è sorprendentemente ridotta. Di conseguenza, il capo della spedizione del MOSAiC, il Prof. Markus Rex e il Capitano della Polarstern Thomas Wunderlich, hanno deciso di dirigersi a Nord, partendo dalla posizione dell’ultimo rifornimento nello Stretto settentrionale di Fram, tra la Groenlandia e le Svalbard. “Fino al 87° 30' Nord, abbiamo attraversato in prevalenza acque libere, e in alcuni casi si estendevano fino all'orizzonte”, ricorda il Prof. Markus Rex dell'Istituto Alfred Wegener per la Ricerca Marina e Polare. “In base alle immagini del satellite, inizialmente non eravamo certi se vento e correnti fossero i responsabili dello scioglimento della copertura di ghiaccio, e per questo eravamo preoccupati, se così fosse stato, che un cambiamento delle condizioni climatiche avrebbe potuto ricompattarlo. In questo caso ci saremmo trovati come topi in trappola, letteralmente intrappolati nel ghiaccio,” riporta il capo della spedizione MOSAiC, che aveva già in passato raggiunto il Polo Nord nel 2000 a bordo di un aereo da ricerca. Una volta raggiunto il Polo, comunque, hanno constatato che molto ghiaccio si era sciolto, e che il vento non è stato il solo responsabile. È un altro fenomeno unico, quello che è stato osservato e investigato durante la spedizione MOSAiC, dopo che nel mese di luglio è stato registrato un tasso di fusione notevolmente accelerato nel settore Siberiano.

La Placca del Polarstern

Nell'ultima parte della spedizione, la squadra del MOSAiC si è concentrata sulla fase di congelamento: l’ultimo pezzo del puzzle, in termini di osservazione del ghiaccio artico nel corso di un ciclo annuale. Dopo che la lastra di ghiaccio del MOSAiC, come si aspettavano, si è rotta all'altezza dello Stretto di Fram nel mese di luglio, la squadra del MOSAiC si è diretta più a nord, dove la fase di congelamento sarebbe iniziata presto.

“Sono sorpreso dal vedere quanto sia facile e veloce attraversare il ghiaccio a 88° Nord quest'anno. Qui il ghiaccio si scongelato al punto da essere sottile e poroso,” ha detto il Capitano Thomas Wunderlich. “Anche dopo aver passato l'88° Nord, abbiamo mantenuto una velocità di 5-7 nodi; non avevo mai visto una cosa del genere così a Nord,” ha dichiarato il Capitano del Polarstern. “Per questa regione, la situazione attuale è un evento storico. Normalmente è saggio evitare le regioni a Nord della Groenlandia, perché occupate da ghiaccio vecchio e spesso, e virtualmente impraticabile. Ma ora stiamo trovando tratti estesi di mare libero, che quasi raggiungono il Polo.”

Alle 12.45 del 19 agosto, è finalmente arrivato il momento: gli altoparlanti della nave hanno annunciato a tutto l’equipaggio di portarsi sul ponte per condividere il momento in cui si sarebbe raggiunto il Polo Nord.

La rotta della nave era stata definita sulla base delle carte del ghiaccio marino, ed era stata individuata in modo da garantire il più veloce accesso alla regione di destinazione dell’ultimo segmento della spedizione MOSAiC, al centro della Corrente Oceanica dell’Artico.

Allontanandosi dal Polo, il Polarstern può seguire la Corrente dell’Artico un po’ oltre (cioè dal Polo verso la Siberia), fino a circa 87° Nord. “In base alle condizioni del ghiaccio, comunque, abbiamo anche provato a cercare, nei pressi del Polo, un lastrone di ghiaccio adatto, così da poter iniziare il prima possibile a lavorare sul ghiaccio,” ha spiegato Markus Rex. Le priorità dei ricercatori sono rappresentate dall’inizio del congelamento delle acque e dalla fase iniziale della formazione del ghiaccio.

Idealmente studieranno questi processi su lastre di ghiaccio il più possibile simili a quella del MOSAiC.

Tradotto da Fiorenza Merati, revisione di Giacomo Alessandroni per PeaceLink. Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte (PeaceLink) e l'autore della traduzione.
N.d.T.: Titolo originale: MOSAiC expedition reaches the North Pole

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