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A pochi giorni dall'uccisione di Agitu emerge un'altra storia di una donna dedita alla pastorizia

Una donna controcorrente, la Pastora di Altamura

Una storia che fa il paio con quella di Agitu e anche in Puglia si tratta di una donna. La mia generazione è cresciuta convinta che la terra non fosse un lavoro adatto alle donne anche se già allora c'erano delle eccezioni ed ora le ragazze del ventunesimo secolo sono in prima linea.
19 gennaio 2021
Fulvia Gravame
Fonte: Inchiostro di Puglia - 19 gennaio 2021

Ho letto la lettera di Mariantonietta a Inchiostro di Puglia e ho subito pensato due cose: dopo l'uccisione di Agitu arriva una storia di speranza dal sud, dalla mia Puglia e la seconda è che spesso le donne e i giovani stanno tornando alla terra come scelta di vita e non solo per la necessità di trovare lavoro in un periodo di crisi economica.

Buona lettura e in bocca al lupo a Mariantonietta!

Dalla pagina Facebook di Inchiostro di Puglia:

Torniamo a raccontare “Storie” sopra a questa Pagina.
Ci è capitato di incrociare sulla rete un post di Mariantonietta, una ragazza pugliese che ha realizzato il suo sogno. Un sogno insolito per una ragazza nella Puglia del 2021. Quello di fare il Pastore.
Così le abbiamo chiesto di raccontarci il fatto.

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Caro Inchiostro di Puglia,
Sono Mariantonietta, ho 31 anni, vivo ad Altamura e faccio il Pastore, o la Pastora, come volete voi.
Spiego meglio. Insieme alla mia famiglia conduco una piccola azienda zootecnica. Dove alleviamo mucche, maiali, galline, pecore e capre. E dove il latte dei nostri animali viene trasformato all'interno del caseificio aziendale. Produciamo formaggi che seguono una lavorazione naturale secondo le stagionalità.
E che ti devo dire. La vita in masseria è molto movimentata, ogni stagione, ogni giornata, è diversa.
Ci sono cose che vanno fatte quotidianamente come la mungitura, il dar da mangiare agli animali, il pascolo (anche nei giorni di festa). Ma tra il parto di un animale, le operazioni di semina, raccolta e aratura, qui non ci si annoia mai.
Tra le tante attività giornaliere quella che più amo è sicuramente quella del pascolo. Mariantonietta, pastora di Altamura, una donna controcorrente


Quando me ne vado con le mie pecore e le mie capre nei terreni circostanti. Per 3 o 4 ore al giorno, in giro per i sentieri della mia murgia. Dove il cellulare prende e non prende. E quando in un tempo che ci vede costantemente connessi posso concedermi il lusso di scollegarmi e perdermi nella natura.
Certo, poi ci sono pure i giorni di pioggia, o quando il freddo è assai. Ma se il tempo è bello amo fermarmi per leggere un libro, ascoltare musica, oppure scattare qualche foto da mettere sopra a instagram.
Quello che faccio è quello che ho sempre voluto fare, da quando ero bambina.
Ho 3 fratelli che hanno deciso di prendere altre strade. Mentre io mi sono sempre vista qui, nell’azienda di famiglia. Dopo un anno di esperienza in Olanda (anche lì in una fattoria) sono tornata ancora più determinata.
Lavorare a contatto con gli animali è qualcosa che io non cambierei per nessun ufficio al mondo.
Per quanto in controtendenza possa sembrare la mia scelta, soprattutto In questo periodo che sta costringendo tante persone star chiuse in casa, lavorare all’aria aperta mi fa sentire molto fortunata.
Meh questa è la mia storia.
Buona vita a tutti!
Mariantonietta
*Nella foto, sono sotto la neve di qualche giorno fa

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