Ecoreati: non fermate i processi!
Manca ancora però una modifica al testo elaborato dal governo sulla delicata questione degli ecoreati e in particolare del disastro ambientale. I processi per disastro ambientale, per la loro complessità, non possono essere posti sullo stesso piano del furto di un'auto. Richiedono indagini e processi che si contrappongono spesso a forti poteri economici che possono pagare avvocati ed esperti agguerriti, capaci di usare tutti gli strumenti per allungare i processi e arrivare alla cosiddetta "improcedibilità".
Con questa petizione al Governo e al Parlamento vogliamo raccogliere le voci di cittadini e associazioni per una modifica profonda della legge che salvi i grandi processi per disastro ambientale e per altri gravi ecoreati.
Non bisogna vanificare l'impegno dei magistrati nella imprescindibile lotta agli ecoreati e a tutti quei disastri che hanno provocato enormi sofferenze fra i cittadini e i lavoratori.
Clicca qui per firmare la petizione
Articoli correlati
- Da ILO e Oxfam la conferma
Un’Italia sempre più ingiusta e diseguale
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha pubblicato il suo nuovo Rapporto mondiale sui salari. Il documento contiene un dato allarmante: i salari reali in Italia sono oggi inferiori di 8,7 punti percentuali rispetto al 2008. E i super-ricchi aumentano.24 marzo 2025 - Redazione PeaceLink Sala Penale conferma le sentenze contro gli assassini di Berta
Copinh denuncia il tentativo di ridurre le condanne dei membri di DESA28 novembre 2024 - Giorgio TrucchiArgentina, uno scenario ad alto rischio
Accelera lo smantellamento dei passi in avanti fatti in termini di memoria, verità e giustizia12 luglio 2024 - Giorgio Trucchi- Messaggio agli studenti
Presentazione del libro "Mamme ribelli" al Righi
Questo libro parla di donne coraggiose che da anni hanno creato una rete di solidarietà e di cittadinanza attiva per difendere i loro figli. Il libro racconta le loro esemplari iniziative contro l'inquinamento dei territori e la difesa della salute dei loro figli e di tutti noi.23 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
Sociale.network