La Camera dei Deputati si spacca sugli ecoreati
E così gli inquinatori avranno più probabilità di farla franca se i processi non rispetteranno i perentori limiti dei due anni per l'appello e dei 12 mesi per la Cassazione: il processo verrà stoppato.
Ma vediamo cosa è successo stasera.
La maggioranza si è divisa sull'ordine del giorno sugli ecoreati. Il testo, che aveva il parere contrario del governo, è stato respinto con 186 voti contro 181. A favore dell'odg ha votato il M5s e parte del Pd. Terminato il vaglio dei 95 odg presentati, la seduta è stata sospesa.
(Rainews)
Il governo ha rischiato di andare sotto alla Camera: l’ordine del giorno presentato da Rossella Muroni sugli ecoreati, che chiedeva di escludere dalla tagliola prevista dalla riforma della giustizia i processi legati ai reati ambientali, è stato bocciato solamente per cinque voti. Inizialmente accantonato per riformulazione dal sottosegretario Francesco Paolo Sisto, il testo della deputata del gruppo Misto è tornato al centro del dibatitto nella seduta del pomeriggio, sostenuto da molti membri dell’opposizione. Si è quindi andati al voto con il parere contrario del governo, ma a favore dell’odg hanno votato, oltre al M5s, anche diversi deputati del Pd. Alla fine è stato bocciato con 186 no e 181 sì.
(Fatto Quotidiano)
Ormai il Governo e i partiti hanno scopero le carte, rivelando quali sono i reali intenti della riforma.
E' stata pubblicata la tabella con i deputati che hanno votato a favore o contro l'ordine del giorno (cliccare qui).
La raccolta di firme di PeaceLink per chiedere l'inserimento degli ecoreati nel testo della ministra Cartabia continua fino a settembre, quando il testo sarà esaminato dal Senato.
La raccolta di firme online si effettua cliccando qui www.peacelink.it/ecoreati
Questa è l'intervista di stamattina ad Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink, che spiega le ragioni della campagna si sensibilizzazione sui pericoli contenuti nella riforma della giustizia.
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