Ecologia

Lista Ecologia

Archivio pubblico

L'azienda siderurgica vuole rimuovere il vincolo di 24 ore per la distillazione del coke

In TV parlano di decarbonizzazione e poi vogliono aumentare gli sfornamenti di carbon coke

Opposizione di PeaceLink alla richiesta di cambiamento peggiorativo del piano ambientale dello stabilimento ILVA di Taranto da parte di Acciaierie d'Italia. Lettera al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani per negare l'aumento degli sfornamenti accorciando i tempi di cottura
6 dicembre 2021
Associazione PeaceLink

Al Ministro Roberto Cingolani


Oggetto: opposizione di PeaceLink alla richiesta di cambiamento dell'Autorizzazione Integrale Ambientale dell'ILVA da parte di Acciaierie d'Italia "Taranto non si arrende"

Egregio Ministro,

sul sito del Ministero della Transizione Ecologica è stata pubblicata la richiesta di Acciaierie d'Italia volta a ottenere l'autorizzazione ad un maggior numero di sfornamenti di carbon coke dalle batterie attualmente in uso.
E' una richiesta che ci ha lasciato allibiti in quanto è una evidente modifica peggiorativa dell'autorizzazione integrata ambientale dell'ILVA del 2012 che fissa a 24 ore il tempo di distillazione del coke. Acciaierie d'Italia chiede di essere autorizzata a ridurre i tempi di distillazione del carbon coke. Una riduzione dei tempi di distillazione porta necessariamente a far marciare più rapidamente i forni e questo provoca tecnicamente un incremento delle emissioni. Tale modifica richiesta da Acciaierie d'Italia riguarda la cokeria, uno degli impianti più critici e inquinanti dello stabilimento ILVA, da cui fuoriescono sostanze notoriamente cancerogene come il benzene e gli idrocarburi policiclici aromatici.
Nell'Autorizzazione Integrata Ambientale del 2012 c'era una norma molto importante che, allungando il tempo di distillazione del coke a 24 ore, rallentava i ritmi di produzione della cokeria. Se venisse accettata la richiesta di Acciaierie d'Italia, i ritmi di produzione ritornerebbero ad essere accelerati e le tre batterie della cokeria in funzione produrrebbero per quattro, aggirando il recente stop della batteria 12. Riducendo le ore di cottura del coke verrebbero aumentati gli sfornamenti e con essi le famigerate emissioni di sostanze cancerogene della cokeria.
Stiamo assistendo sbigottiti a questo tentativo di allentare i vincoli dell'autorizzazione ambientale del 2012. L'ingresso dello Stato nell'azienda, così facendo, riduce le tutele ambientali invece di aumentarle, esponendo lavoratori e cittadini a ulteriori rischi sanitari inaccettabili che si sommerebbero a quelli certificati nella VDS (Valutazione Danno Sanitario) e nella VIIAS (Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario). E mentre si chiacchiera in televisione di idrogeno e di decarbonizzazione, l'unica cosa a cui assistiamo è l'esatto contrario. Lo Stato non punta all'eliminazione del carbone, dato che si chiede proprio di far produrre al massimo l'impianto della distillazione del carbone, ossia la cokeria, anche per evitare l'acquisto di carbon coke e per ridurre le perdite di esercizio. Lo Stato entra nell'azienda facendo il passo sbagliato, puntando sul carbone e mandando un pericoloso segnale in controtendenza rispetto agli impegni sui cambiamenti climatici, dato che lo stabilimento siderurgico tarantino è la massima fonte di CO2 in Italia, che brucia il gas di cokeria e di altoforno nelle sue centrali termoelettriche. Per ogni tonnellata di acciaio attualmente lo stabilimento produce circa due tonnellate di CO2, ed è gravissimo.
Il presidente di Acciaierie d'Italia Franco Berbabe aveva detto: «Pronti da subito per la decarbonizzazione». Ma questo annuncio non vale nulla se si ritorna a far marciare la cokeria a ritmi accelerati.
Signor Ministro, il suo ministero è stato ribattezzato "Ministero della Transizione Ecologica" ma questa definizione entra in netto contrasto con questa richiesta di modifica dell'autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento siderurgico di Taranto che, se approvata dal Suo ministero, diverebbe il lasciapassare per nuove emissioni cancerogene e climalteranti. Signor ministro il nostro nemico è il carbone e lei non deve dare alcun lasciapassare al nemico.
Si allegano i documenti relativi alla richiesta di modifica AIA ILVA per la cokeria.


Distinti saluti

Alessandro Marescotti

Presidente di PeaceLink
www.peacelink.it

Allegati

Articoli correlati

  • Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA
    Ecologia
    Piccolo Bignami per chi si fosse perso

    Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA

    La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
    25 giugno 2024 - Redazione di PeaceLink
  • Rifinanziamento attività gestione stabilimento ILVA e deroga alle norme sulla sicurezza
    Ecologia
    PeaceLink chiede invece di finanziare la sorveglianza sanitaria e la cura dei cittadini più esposti

    Rifinanziamento attività gestione stabilimento ILVA e deroga alle norme sulla sicurezza

    Dati sconcertanti emergono dall'audizione del presidente di PeaceLink al Senato: dal 1° novembre 2018 al 31 dicembre 2022, la gestione dell'ex Ilva ha accumulato passività globali per ben 4 miliardi e 700 milioni di euro, come confermato da fonti governative (esattamente 4.737.693.528 euro).
    28 maggio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Palazzina LAF: un film sulla fabbrica, sul potere e sulla speranza
    Cultura
    E' un invito a non arrendersi mai

    Palazzina LAF: un film sulla fabbrica, sul potere e sulla speranza

    Michele Riondino, regista e attore protagonista, ricostruisce una pagina buia dell'ILVA di Taranto. Palazzina LAF è un "film necessario" ed è una "storia universale" che aiuta a riflettere sul potere e sulle sue vittime ma anche sulla capacità di riscatto dei lavoratori.
    Alessandro Marescotti
  • L'Onda del Futuro a Taranto
    Taranto Sociale
    Corteo oggi 23 aprile alle ore 17

    L'Onda del Futuro a Taranto

    Partenza dal piazzale Bestat. Questo è un video realizzato da PeaceLink per l'occasione. PeaceLink è una delle associazioni che sostiene l'iniziativa.
    23 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)