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Il periodo di campionamento è compreso tra 2016 e 2023

Tesi: "Analisi Chemiometrica della dinamica intertemporale degli IPA a Taranto e zone limitrofe"

Lucia Del Monaco si è laureata in Schienze Chimiche a Siena con una tesi sugl idrocarburi policiclici aromatici (IPA) usando un macchinario dello stesso tipo di quelli in possesso di Peacelink e ARPA Puglia, ECOCHEM PAS 2000.
25 novembre 2023
Fulvia Gravame
Fonte: Lucia Del Monaco - 25 novembre 2023

ABSTRACT

Questa tesi riguarda lo studio della dinamica intertemporale annuale e mensile e inerente a quest’ultima possiamo associare un’analisi stagionale della concentrazione degli IPA in Taranto e zone limitrofe. Il periodo di campionamento è compreso tra 2016 e 2023 e i siti di misurazione sono Statte-Sorgenti, Taranto Cisi, Taranto Talsano, Taranto Machiavelli, Taranto Alto-Adige, Taranto San Vito. La qualità dell’aria è alterata dalla presenza di diversi inquinanti quali idrocarburi policiclici aromatici (IPA), O3, PM10, PM2.5 prevalentemente l’attenzione si soffermerà sulla concentrazione degli idrocarburi policiclici aromatici ma anche i restanti composti sono stati trattatati con test chemiometrici.

La striscia orizzontale di inquinanti formatasi il 14 gennaio 2015 su Taranto in situazioni di calma di vento. I valori degli IPA si sono impennati.

Gli IPA, misurati mediante uno strumento quale Analizzatore ECOCHEM PAS 200014 che si basa sulla fototoionizzazione selettiva degli IPA adsorbiti dal PM10, sono composti organici semivolatili che risultano essere inquinanti e presentano un’alta tossicità per vari organismi, in particolare per l’uomo; effettuando dei test analitici statistici si è osservato che Taranto-Machiavelli, centralina più vicina all’ILVA, ha rilevato in media maggiore concentrazione dell’analita inquinante interessato seguito da Taranto Alto Adige; questa elevata concentrazione di composto è scaturita dalla distanza probabilmente non molto elevata rispetto all’acciaieria Tarantina e all’andamento anemologico(vento NO, SE) mentre Statte-Sorgenti è la stazione che ha registrato in media, minore presenza di IPA nonostante fosse zona industriale e, fosse vicina all’ex ITALSIDER attuale ILVA ma si ipotizza che ciò sia determinato, prevalentemente per la direzione del vento; effettuando un’analisi della dinamica mensile mediante l’anova a due vie accostato a ciò, si è potuto commentare l’andamento stagionale, si è osservato un decrescere della concentrazione di IPA nei mesi estivi, giugno, luglio, agosto prevalentemente in quest’ultimo, per avere un aumento nei mesi invernali dicembre, gennaio, febbraio particolarmente durante il primo; ciò è ipoteticamente associabile a un meccanismo di reazione che denominiamo fotolisi che può essere di due caratteri fotolisi diretta o indiretta (fotossidazione). 

Svolgendo il Mann- Kendall e il Sen’s Slope test si è ottenuto un trend annuale significativo in Statte-Sorgenti pari a -0.50 μg/m3, che nelle diverse analisi svolte è sempre risultata la centralina che ha rilevato minori valori e che dal 2016 all’anno corrente ha ottenuto degli ottimi risultati in quanto la concentrazione decresceva linearmente, a differenza di Taranto Machiavelli e Taranto Alto-Adige che permangono le stazioni con più alti valori tale da superare la soglia annuale stabilita ossia [IPA]<10 μg/m3.Successivamente si è eseguita la correlazione di Pearson per verificare se le relazioni tra le due variabili quali [IPA] e rispettivamente [O3], [PM10] , [PM2.5] fossero positive o negative; l’esito è stato negativo al diminuire della concentrazione dell’IPA si aveva un aumento dei suddetti pertanto, non si assisteva a un miglioramento della qualità dell’aria. misurazioni ipa, ecochem pas 2000

Conclusione di questa tesi è che la differenza tra le centraline è dovuta alla posizione di quest’ultime rispetto all’industria tarantina e all’andamento anemologico rilevato; la differenza mensile e in relazione a quest’ultima stagionale è determinata dalla fotolisi mentre, l’interessante trend significativo in Statte-Sorgenti è determinato da un maggiore utilizzo di macchine ibride, elettriche. Un aumento di pedoni, biciclette o diminuzione di produzione industriale.

Note: Ringraziamo la dottoressa Lucia Del Monaco per averci inviato la tesi e averne autorizzato la pubblicazione.

Allegati

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