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Questionario sul fiume Tara

Si è adottata una metodologia di analisi di Economia Ambientale, riconosciuta ed applicata in molti casi nazionali e internazionali.
28 novembre 2023
Fulvia Gravame

Il Comitato Fiume Tara - contro la realizzazione del dissalatore” che si è costituito a novembre dopo i due presidi in loco e le audizioni presso la Commissione Ambiente del Comune di Taranto ha avviato una ricerca secondo una metodologia di analisi di Economia Ambientale, riconosciuta ed applicata in molti casi nazionali/internazionali.

La ricerca utilizza un questionario anonimo e non chiede dati personali tali da identificare la persona: 

Questionario per il fiume Tara 

ALCUNI CHIARIMENTI SULLA “DISPONIBILITÀ A PAGARE” DEL QUESTIONARIO: CHE VUOL DIRE?!? Fiume Tara


I beni ambientali sono tecnicamente definiti beni non di mercato, in quanto a differenza di un qualunque bene privato (una macchina, una casa, per es.) non hanno per così dire un prezzo che li definisce e sono beni pubblici poiché su di essi non si può esercitare un diritto di proprietà. Ciononostante sono beni che difatti vengono
Consumati e subiscono l’impatto antropico con conseguenze importanti da un punto di vista ambientale o sociale.
Questo perché i beni ambientali hanno un VALORE e il danno ambientale rappresenta difatti una perdita di questo valore. La determinazione del valore del bene ambientale presenta evidenti difficoltà e per questo motivo sono state prodotte, dalla nascita dell’economia ambientale, diverse metodologie che aiutano a fornire una STIMA DI QUEL VALORE.
In generale il danno ambientale è rappresentato da una riduzione quantitativa o qualitativa del bene ambientale, che causa alla collettività una perdita di benessere. La teoria economica stima quella perdita di benessere con 2 sistemi di misura:
- disponibilità a pagare (wtp) ovvero la somma max che la collettività è disposta a pagare per assicurarsi immutato quel livello quantitativo/qualitativo di bene ambientale
- disponibilità ad accettare (wta) ovvero la somma minima che la collettività accetta di ottenere come compensazione del danno da riduzione del livello di quel bene.
La valutazione contingente utilizzata è quindi una METODOLOGIA DI STIMA, che deriva dall’economia ambientale, in cui attraverso la SIMULAZIONE DI UNO SCENARIO IPOTETICO si prova a stimare il bene attraverso le risposte dirette dei soggetti e la loro disponibilità a pagare per conservare una certa
Risorsa ambientale.
L’obiettivo dell’approccio quindi non è l’estorsione di una tassa o di un pagamento ?ma elaborare uno strumento seppure di stima, prezioso per poter fare valutazioni che possano guidare le politiche di tutela e conservazione di un bene.

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