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«Il traffico uccide già ottocentomila persone all’anno»

Ottocentomila morti all'anno per cause legate all'inquinamento in tutto il mondo. Centomila, invece, i decessi in Europa a causa del traffico veicolare.
17 maggio 2004
Roberto Bertolini*


Ottocentomila morti all'anno per cause legate all'inquinamento in tutto il mondo. Centomila, invece, i decessi in Europa a causa del traffico veicolare. Sono le stime fatte dall'Organizzazione mondiale della Sanità sul pedaggio che paghiamo a causa dell'inquinamento atmosferico e di quello veicolare. «In quest'ultimo caso, i componenti principali - spiega Roberto Bertollini, direttore tecnico Oms Europa - sono l'ozono e i particolati sottili».

Quali effetti hanno sulla salute?

Per quanto riguarda l'ozono, le indagini scientifiche mostrano che ha un effetto acuto sulle mucose degli occhi e sulle vie respiratorie. Potrebbe avere anche un effetto cronico, ma gli studi sono ancora in corso.

E il particolato fine?

È una definizione che raccoglie al suo interno un po' di tutto: metalli, polveri, cristalli, idrocarburi policiclici. Causa effetti acuti e cronici. Può peggiorare lo stato di salute di persone colpite da malattie respiratorie o cardiovascolari, ma può anche causarne la comparsa nel lungo periodo. E soprattutto è la seconda causa di insorgenza del tumore al polmone dopo il fumo.

Sono possibili effetti anche sulla capacità riproduttiva?

Questa è una nuova frontiera di studio, che cerca di valutare la cosiddetta genotossicità delle sostanze inquinanti. Il particolato potrebbe contenere sostanze chimiche che causano mutazioni del DNA, che poi si trasmettono alla progenie.

Il rischio si concentra solo nelle aree urbane?

Studi dell'Oms sulle otto principali città italiane hanno evidenziato l'impatto sulla salute dell'inquinamento veicolare, ma questo non significa che le città medie o piccole siano al riparo da questi problemi. E nemmeno le città che si trovano in zone che dovrebbero avere l'aria più pura.

L'Oms ha stabilito delle soglie minime di particolato come obiettivi da raggiungere?

No, perché se per certe sostanze è possibile segnalare un valore di soglia, al di sotto del quale l'impatto sulla salute è quasi inesistente, per il particolato questo non vale. Anche minime concentrazioni possono causare effetti sanitari. L'Unione Europea ha previsto comunque che entro il 2010 le città non debbano superare la soglia di 20 microgrammi per metro cubo come media annuale. Purtroppo siamo ancora lontani da questi valori.

Alla fine di giugno ci sarà a Budapest la Quarta conferenza ministeriale dei paesi aderenti all'Oms Europa, quali temi verranno trattati?

Si parlerà della salute e dell'ambiente e in particolare si farà riferimento alla salute dell'infanzia. Sarà presentato inoltre uno studio sugli impatti dell'inquinamento sulla salute dei bambini tra 0 e 18 anni. Un terzo circa dei problemi di salute in questa fascia di età dipende dall'inquinamento nel senso più largo del termine, quindi quello casalingo, atmosferico, dell'acqua, o causato dal piombo. E secondo l'Oms, si tratta di stime anche inferiori alla realtà.

Note: * direttore Oms Europa
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