Un grazie alla mobilitazione di tutta la comunità
COMUNICATO STAMPA
Il Presidio per il Fiume Tara: Un grazie alla mobilitazione di tutta la comunità
Grande soddisfazione per la riuscita del presidio organizzato dal Comitato per la Difesa del Territorio Jonico a tutela del
Un progetto con gravi conseguenze
Il progetto del dissalatore sul fiume Tara è stato duramente criticato per il suo potenziale impatto negativo.
- Distruzione di un patrimonio naturale e culturale
Il progetto prevede l’estirpazione di circa 1.000 ulivi, causando una perdita irreparabile di biodiversità, servizi ecosistemici e valore paesaggistico, oltre a compromettere la capacità del territorio di sequestrare carbonio e mitigare i cambiamenti climatici.
- Riduzione della portata del fiume
Uno studio dell’ARPA ha evidenziato come il prelievo previsto dal progetto possa compromettere gravemente la funzionalità biologica del corso d’acqua, con una riduzione quasi totale della portata del fiume.
- Servizi ecosistemici a rischio
Il fiume Tara è cruciale per la regolazione idrica, la biodiversità e la fertilità del suolo.
- Alternative sostenibili ignorate
Soluzioni più sostenibili come il risanamento delle reti idriche, l’affinamento delle acque reflue sono state sottovalutate, nonostante possano garantire una gestione idrica più efficiente e rispettosa dell’ambiente.
La forza della comunità
Il presidio ha dimostrato la determinazione della comunità jonica, grazie al contributo di associazioni locali impegnate nella tutela ambientale, culturale e sociale. Questo movimento collettivo ha sottolineato l’importanza di una gestione sostenibile delle risorse naturali e il valore inestimabile del patrimonio ambientale del fiume Tara.
Cosa chiediamo
- La salvaguardia del territorio e del patrimonio naturale del fiume Tara
- La tutela dei servizi ecosistemici vitali, promuovendo soluzioni alternative sostenibili
Un appello al futuro
Il presidio ha lanciato un messaggio chiaro: il fiume Tara è un bene collettivo da proteggere, non una risorsa da
sfruttare senza criterio. Proteggere il Tara significa garantire un futuro migliore per la comunità, la biodiversità e le generazioni future.
Continueremo a fare rumore per il Tara, perché la nostra voce è l’unica difesa di questo patrimonio unico.
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e invitiamo le istituzioni a prendere atto delle istanze emerse, orientandosi verso soluzioni più sostenibili e rispettose del territorio.
Il comitato per la difesa del Territorio Jonico
Taranto, 5 Gennaio 2025
Articoli correlati
- Segnala le iniziative sul calendario online di PeaceLink
Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne
Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999. Ormai da tempo, i simboli contro la violenza sulle donne, sono le scarpe e panchine rosse.25 novembre 2024 - Redazione PeaceLink - Dobbiamo indagare alle radici del fenomeno o non lo risolveremo mai
Razzismo istituzionalizzato e razzismo sistemico in Italia
Non permettiamo che le istituzioni siano così disumane! CPR, profilazione razziale, tempi biblici della burocrazia che costringono migliaia di persone a vivere senza cittadinanza italiana; il tokenismo, il minority stress. Il razzismo disumanizza anche chi si trova in posizione di privilegio.24 giugno 2024 - Maria Pastore - La cittadinanza jonica si è mobilitata
Presentate le osservazioni al dissalatore presso il fiume Tara
Oltre dieci associazioni della provincia di Taranto si sono attivate per salvare il fiume Tara dal progetto di dissalatore che lo distruggerebbe e aumenterebbe la contaminazione delle acque del mare. “Ci si salva soltanto assieme!”, come ha detto Papa Francesco.19 marzo 2024 - Fulvia Gravame - Comunicato stampa
Dissalatore al fiume Tara: che succede ora?
E' nato il Comitato per la Difesa del Territorio Jonico che si è riunitoo inizialmente per combattre contro il progetto del dissalatore al fiume Tara, ma ha in programma un'azione più ampia.13 marzo 2024 - Fulvia Gravame
Sociale.network