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Interpellanza urgente di Angelo Bonelli

Vogliamo sapere quanti debiti ha Acciaierie d'Italia?

Se i debiti di ADI a dicembre 2022 erano pari a 4,7 miliardi di euro, a quanto saranno arrivati in due anni? Domani, 24/1/25, il ministro Urso risponderà all'interpellanza. Oggi il governo Meloni ha svuotato definitivamente il fondo per le bonifiche per garantire la continuità produttiva.
23 gennaio 2025
Fulvia Gravame

Nel decreto ministeriale del 20 febbraio 2024 a firma del ministro Urso si dichiara che le perdite di Acciaierie d'Italia sono pari a 4,7 miliardi di euro fino al 31 dicembre 2022. L'interpellanza presentata dall'on. Angelo Bonelli il 17 La delegazione di PeaceLink a Montecitorio

gennaio 2025 punta a conoscere il dato degli ultimi due anni ed evidentemente a mettere il governo di fronte alle proprie responsabillità per l'impatto che l'immenso debito accomulato da fino al 31 dicembre 2022 ha sul bilancio dello Stato.

Domani, venerdì 24 gennaio 2025, alle 9:30, il ministro Urso dovrà rispondere all'interpellanza urgente presentata da Angelo Bonelli di Europa Verde, ma oggi c'è stato il colpo di scena: il Consiglio dei ministri ha emanato un decreto legge che destina alla continuità produttiva duecentocinquanta milioni destinati alle bonifiche, esaurendo l'apposito fondo. Ecco il testo del decreto: "Nelle more della procedura di gara finalizzata alla definitiva cessione a terzi del compendio aziendale, le norme introdotte ampliano, portandola da 150 a 400 milioni, la facoltà di utilizzo a fini di continuità produttiva del patrimonio già destinato a finalità di ripristino ambientale.Nelle more della procedura di gara finalizzata alla definitiva cessione a terzi del compendio aziendale, le norme introdotte ampliano, portandola da 150 a 400 milioni, la facoltà di utilizzo a fini di continuità produttiva del patrimonio già destinato a finalità di ripristino ambientale." ILVA di Taranto

L'ennesimo decreto Salva Ilva ci priva dei pochi fondi assegnati alle bonifiche che erano comunque nettamente insufficienti. Alla luce delle due diffide del Ministero dell'ambiente  a seguito delle ispezioni ISPRA che certificano ancora una volta la vetustà degli impianti e la loro pericolosità per l'ambiente, lo svuotamento del fondo per le bonifiche appare come un'ulteriore beffa per la città che ci sperava. Che potrà fare il commissario alle bonifiche, il dott. Felice Uricchio senza risorse? Chi mai comprerà impianti che non producono utili ma perdite? Che ne sarà del SIN Ilva, I debiti di Acciaierie d'Italia ammontavano a 4,7 miliardi di euro, secondo il decreto ministeriale del 20 febbraio 2024 a firma del ministro Urso. che ne sarà di Taranto e Statte? L'interpellanza che sarà discussa domani è quanto mai opportuna! Come contribuenti, noi tarantini abbiamo diritto di sapere quanti debiti ha Acciaierie d'Italia! Ancora di più lo devono sapere i contribuenti italiani che forse ignorano l'entità del disastro prodotto in questi anni a carico del bilancio nazionale in una fase di crisi economica. L'ILVA non è stata risanata, la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale è ferma da agosto 2023 e la prorità nazionale deve diventare finalmente quella di salvare i tarantini e i lavoratori, visto che gli impianti non si possono salvare. Dopo dodici anni e mezzo di fallimenti, diciamo anche noi insieme a Greta Thunberg: "Non abbiamo più tempo!"

La parola ambientalizzazione serviva a sostituire la parola "inquinamento".

Note: https://www.peacelink.it/calendario/event.php?id=11977

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