Energia dal vento la nuova frontiera
24.07.04
«II vento è abbondante, poco costoso, inesauribile, ampiamente distribuito e libera l'atmosfera dall'inquinamento. Nessun altra fonte energetica può abbinare tutte queste prerogative. Perciò il futuro dell'energia appartiene al vento». Lester R.Brown, già docente ad Harvard, fondatore del WorldWatch Institute e direttore dell'Earth Policy Institute, ne sembra fermamente convinto.
Di solito, le energie rinnovabili vengono considerate energie d'appoggio e, quindi, senza un reale impatto sulla struttura della produzione energetica a livello nazionale...
Si incorre in un grande errore con tale considerazione. Il dipartimento dell'Energia statunitense, nel 1991, sorprese l'opinione pubblica con la pubblicazione di uno studio sull'energia eolica. Quello studio affermava che il Texas, il Nord Dakota ed il Kansas possedevano una forza del vento sufficiente a coprire il proprio fabbisogno di elettricità. Ultimamente, un altro studio effettuato da un'équipe dell'Università di Stanford ci dice che il potenziale energetico del vento è più alto di quello valutato nel 1991.
La sfida che si pone oggi agli uomini politici è quella di costruire una società globale ambientalmente sostenibile. Si può realizzare quest'obiettivo?
Le fonti tradizionali di energia, carbone e petrolio, sono responsabili del 70% di tutti i fenomeni di inquinamento ambientale che stanno determinando il cambiamento climatico sul pianeta. La storia giudica i leader politici per le risposte che danno ai grandi problemi del loro tempo. Oggi è tecnicamente possibile stabilizzare il clima e ridurre i livelli atmosferici di biossido di carbonio che provocano il devastante effetto serra, con estati sempre più torride e inverni sempre più freddi. Se, per esempio, con l'aumento dei prezzi petroliferi, l'opinione pubblica facesse pressione sui politici per obbligarli a ridurre drasticamente le emissioni di carbonio, sostituendo carbone e petrolio con l'energia eolica e l'idrogeno, la società globale raggiungerebbe un livello di vita più sostenibile. Inoltre, con l'attuale sviluppo dell'ingegneria eolica, sarebbe relativamente facile aumentare la produzione a livello industriale, consentendo a quel miliardo e 700 milioni di persone che vivono nei villaggi dei Paesi in via di sviluppo di poter usufruire dell'elettricità e di inserirsi in una moderna economia.
A fronte dei tanti che sostengono l'energia eolica, molti altri vi si oppongono. A loro dire, i siti eolici deturpano esteticamente l'ambiente e l'energia prodotta è costosa e difficile da trasportare.
Qual è la sua replica?
Il costo dell'elettricità generata dall'eolico è già ora abbastanza modesto, e continua a diminuire. Contrariamente a quanto avviene con il petrolio, non è l'Opec a fissarne i prezzi. Un altro punto a favore dell'energia eolica è la grande distribuzione del vento. Negli Stati Uniti, per esempio, sono una trentina gli Stati che hanno inserito lo sviluppo dell'eolico nei loro programmi energetici. Al contrario, è una piccola manciata di Paesi a controllare il petrolio nel mondo. Studi statunitensi, danesi ed olandesi dimostrano che le ripercussioni ambientali complessive degli impianti eolici sono irrisorie. Per la produzione di energia eolica si utilizzano regioni scarsamente popolate e ricche di vento come le grandi pianure dell'America del Nord, il Nord-Ovest della Cina, la Siberia orientale e la regione della Patagonia in Argentina. Se a ciò viene aggiunto il potenziale del mare aperto, l'energia eolica potrebbe soddisfare non solo i bisogni di elettricità del mondo ma tutte le necessità dell'energia globale.
Sociale.network