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Ecco la chimica che inquina il nostro sangue

2 febbraio 2005
M.D.C.
Fonte: www.ilamnifesto.it
1.02.05


Ben 65 contaminanti di provata tossicità individuati, cioè il 59% dei 111 ricercati; in media ogni volontario aveva nel sangue 47 contaminanti, mentre il soggetto più «contaminato» ne aveva 59. Questi gli allarmanti risultati del biomonitoraggio effettuato dal Wwf su 18 volontari, del mondo della politica e dello spettacolo e resi noti ieri nel corso del convegno «Sostanze chimiche tossiche: verso un mondo libero dai veleni» organizzato dal Wwf presso l'Istituto superiore di sanità. Dei diciotto volontari testati, 6 sono donne e 12 uomini, tra i quali gli attori Massimo Wertmuller, Serena Rossi, Michelangelo Tommaso, Margot Sikabony, i giornalisti Donatella Bianchi e Giovanni Anversa, i politici Antonio Guidi, Willer Bordon, Enrico Gasbarra, Giulio Schmidt, Paolo Russo, Fabrizio Vigni, Giovanna Melandri, Anna Donati, Valerio Calzolaio, Vittorio Sgarbi.

Tutti i soggetti sottoposti al test sono risultati contaminati da metalli pesanti, mentre nel 94,4% dei casi sono stati trovati Pcb (Policlorobifenili, classificati da Iars come «probabili cancerogeni per l'uomo»), nel 91,6% c'erano tracce di pesticidi clorurati (responsabili dell'alterazione della fertilità e l'induzione di malformazioni) nel 72,2% scovati idrocarburi policiclici aromatici (cancerogeni e mutageni), nel 66,6% dei testati c'erano diossine (riconosciute come cancerogeno umano da Iarc nel 1997). Tranne un solo individuo, nel sangue del quale sono stati riscontrati in totale 9 contaminanti, su ogni volontario sono state trovate tracce di almeno 40 diverse sostanze chimiche. «Questi risultati sono inequivocabili - ha spiegato Mariagrazia Midulla, responsabile delle campagne internazionali del Wwf - tutte le persone sottoposte al test, indipendentemente dai luoghi in cui vivono e che frequentano, sono risultate contaminate da sostanze pericolose per la salute. Questo dimostra che siamo davvero tutti cavie inconsapevoli. I testimonial e i politici coinvolti sono tutte persone che conducono una vita normale e "non esposte professionalmente" al contatto diretto con queste sostanze. E' un livello di rischio intollerabile, a fronte dell'aumento esponenziale delle patologie tumorali, del sistema endocrino e riproduttivo. Non è più procrastinabile l'approvazione di un nuovo regolamento sulla chimica a livello europeo che ponga in primo piano la difesa dell'ambiente e della salute dei cittadini».

Per alcune delle sostanze rinvenute si tratta di principi banditi da oltre vent'anni, non più in commercio ma che restano nell'ambiente in quanto persistenti e bioaccumulabili. Per questo il Wwf chiede la messa al bando dei cosiddetti «POPs», i «contaminanti organici persistenti» (come Pcb, diossine, furani) da sostituire con principi alternativi non tossici. Secondo uno studio, l'introduzione di una nuova legislazione comunitaria in fatto di sostanze chimiche prodotte dall'uomo varrebbe a salvare la vita di almeno 4.500 persone all'anno.

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