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I Parchi e la produzione di energia

Una Mega Centrale nel Parco Nazionale del Pollino

5 marzo 2005
movimento antinucleare pacifista noscorie trisaia

Dopo la ricerca affannosa di siti dove costruire megacentrali si cambia strategia, le società dell’energia fanno il grande salto di qualità, vogliono dimostrare a tutti che sono al passo con i tempi e sono loro i primi paladini della svolta per la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili.
L’impresa è ardua al tal punto che ad ospitare la futura mega centrale a biomasse sarà addirittura un grande parco nazionale italiano, quello del Pollino.
Nel nostro secolo dove le guerre e le elezioni si vincono con la comunicazione e la pubblicità diventa un gioco trasformare un parco in un grande serbatoio di energia.
Dopo il petrolio che blocca la nascita del parco della Val d’Agri, in attesa che l’oro nero porti i suoi benefici e gli scompensi ambientali, arrivano le biomasse.
Attualmente le biomasse in ogni abitazione del parco alimentano i termocamini che riscaldano le case e forniscono acqua calda , potrebbero diventare in una seconda fase anche mini centrali per alimentare il villaggio o gli alberghi di montagna sfruttando gli scarti del sottobosco.
Le società dell’energia vogliono produrre invece 40 MV da rivendere sulla borsa elettrica e per produrre tali quantitativi occorre molto materiale da bruciare (ci chiediamo di quale provenienza), l’inquinamento non sarebbe certo quello di un semplice camino e la vita del parco e dei suoi abitanti sarebbe in pericolo come già accaduto in passato con la lignite.
La comunicazione dei nostri tempi ha trasformato la spazzatura di Napoli in ecoballe, quando tutto diventa eco può essere anche impiegato per produrre energia pulita (tanto la diossina è regolata dai decreti) e poi con tutta l’aria buona del parco chi se accorge .
Con l’accattonaggio elettorale dei candidati le promesse di qualche posto di lavoro nel panorama energetico del Mercure convergono al momento opportuno.
E’ chiaro che alle aziende elettriche non interessa l’ambiente e l’occupazione ma il business che si può realizzare sul nostro territorio a basso costo ,della serie prendi , fuggi e lascia le scorie .
Ai lucani non interessano le megacentrali, perché bastano i termocamini e i pannelli solari e per quelle poche industrie rimaste possiamo anche investire nell’idrogeno .
La musica è sempre la stessa anche se cambiano i suonatori, ma lo spettacolo per fortuna lo conduce il popolo.
Per questo il nostro movimento sarà al fianco dei comitati cittadini del Mercure e del C.o.s.a. per vincere questa ennesima battaglia contro lo sfruttamento della nostra terra e per la tutela della salute dei cittadini

Movimento Antinucleare Pacifista
NOSCORIE TRISAIA
nonucleare@EMAIL.IT

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